La Città Eterna sempre più simile ad un groviera. Arriva il nuovo rapporto a cura di Ispra, che ha evidenziato i diversi livelli di rischio nella formazione di sinkhole antropogenici, ovvero le voragini superficiali. Il nuovo rapporto, in particolare, evidenzia i cambiamenti rispetto all’analisi dello scorso anno, che riguardano soprattutto il quadrante sud della Capitale. Proprio un queste zone, infatti, il rischio di apertura di nuove voragini è aumentato, con diverse aree soggette a sprofondamento. Sono soprattutto le cavità sotterranee di Roma a rendere possibile il fenomeno, una fitta rete di gallerie di cui non si sa ancora molto. Strutture che, combinate ad esempio con guasti alla rete idrica, possono aumentare il rischio. Negli ultimi dieci anni, secondo le analisi Ispra, la frequenza del fenomeno è aumentata proprio in virtù della fitta urbanizzazione del territorio.