Stamattina è stato arrestato dalla polizia il latinante Domenico Mollica nei pressi di Roma.
il 47enne era sfuggito all’esecuzione della misura cautelare dello scorso 9 gennaio che, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Capitale, aveva portato l’arresto di più di 30 persone legate alla ’ndrangheta. L’organizzazione mafiosa era specializzata nel traffico internazionale di stupefacenti che importando grosse quantità di droga dalla Colombia le smerciava poi nel nostro paese.
Mollica è stato ritrovato all’interno di un bunker realizzato nel sottotetto della sua abitazione, ben camuffato da un armadio a muro.
Gli agenti che si occupavano del caso, grazie all’attività investigativa svolta, erano convinti della presenza dell’uomo in casa nonostante del latinante non ci fosse apparentemente traccia.
Con l’aiuto dei Vigili del fuoco è stato individuato il solaio particolarmente sospetto, infatti nonostante lassenza di visibili vie di accesso a quella zona erano presenti alcune prese d’arie che hanno indotto gli agenti ad abbattere il sottotetto.
Appena al secondo colpo di mazza si è sentita una voce dire “scendo, scendo” ed il latinante è stato arrestato.
L’uomo era ben organizzato, grazie ad un pannello superiore scorrevole aveva l’accesso ad una botola dalla quale è uscito tramite una corda attaccata all’architrave del tetto. La polizia ha inoltre scoperto la presenza di un vero e proprio locale riscaldato dalla canna fumariadove c’era un letto, acqua, documenti e un santino con l’immagine della Madonna di Polsi.
Per gli inquirenti “la presenza di un bunker nel territorio romano è una novità e rappresenta un ulteriore elemento che depone per le conclusioni che il gip ha tratto all’esito delle indagini della Squadra Mobile e della Direzione Distrettuale Antimafia romane”.