(Adnkronos) – “Ecco la campagna italiana per la quarta dose” di vaccino anti-Covid. “Chi è che consiglia agli italiani di farla perché protegge dalla malattia grave e perché se hai 60 anni sei più a rischio? Un illustre infettivologo universitario? Un immunologo di fama internazionale? Un igienista che ha dedicato tutta la vita alla ricerca sui vaccini? No. Il massimo esperto italiano di vaccini scelto dal ministro della Salute è il professor Parisi, premio Nobel per la fisica”. Esordisce così la ‘recensione’ di Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive al Policlinico San Martino di Genova, che via social boccia lo spot istituzionale lanciato nei giorni scorsi per invitare gli italiani over 60 e i fragili di tutte le età ad aderire al secondo booster. “Poi non ci si stupisca se la campagna sulla quarta dose è un fallimento totale. Il buongiorno si vede dal mattino”, commenta.
Non è la prima volta che l’infettivologo si trova a parlare di Parisi. Quando lo scienziato qualche settimana fa si era espresso definendo assurda la scelta di ridurre l’obbligo di mascherina, Bassetti aveva fatto notare che “è un po’ come quando, durante i Mondiali o gli Europei di calcio, tutti fanno la formazione, sono tutti Ct”. Il messaggio lanciato oggi è più o meno lo stesso: “Io ho il massimo rispetto per Parisi come fisico, rappresenta un grande orgoglio italiano nel campo della fisica. Ma quando afferma che è necessario che tutti usino la mascherina, o quando decanta i benefici dei vaccini per i 60enni, trovo che travalichi le sue competenze. Il problema non è suo, ma di chi gli chiede di farlo”.
“Io credo che la gente abbia bisogno di riferimenti competenti nel settore di cui si parla – argomenta l’infettivologo all’Adnkronos Salute – Sarebbe stato meglio mettere la faccia di un medico, perché la gente” sui vaccini “crede ai medici, non crede ai fisici. Si poteva mettere il volto di un medico di medicina generale o, non saprei, il volto del medico che è stato ‘recordman’ di vaccinazioni nel 2021”, dice portando qualche esempio di testimonial alternativo a suo avviso più adatto. Bassetti stesso avrebbe accettato questo ruolo? “Il problema non è soltanto chi ci mette la faccia, ma è il messaggio che si vuole dare – risponde – e io non ci avrei mai messo la faccia sulla quarta dose mettendo insieme 60enni, 70enni, 80enni, 90enni, 100enni. Gente che ha un sistema immunitario completamente fracassato, rispetto a chi ha un sistema immunitario perfettamente funzionante”.
“Io continuo a sostenere che un 60enne sano che ha fatto tre dosi di vaccino e magari si è anche contagiato con Omicron non ha nessun senso che faccia la vaccinazione oggi”, chiarisce Bassetti. “Nessun senso, zero – incalza – Non c’è nessun lavoro scientifico che dimostri che un 60enne sano debba fare la quarta dose oggi. Anche perché, ribadiamolo, chi la dose la fa oggi comunque farà il richiamo con un vaccino aggiornato sulle varianti”.
Per l’infettivologo, quella sul secondo booster è “una campagna vaccinale partita male e che sta andando malissimo, perché i numeri sono impietosi. Questo secondo me pone un grande problema per il prossimo autunno, perché peggio è la campagna vaccinale oggi, peggio sarà la situazione nel prossimo autunno. Il ministero ha sbagliato tutto su questo”.
E, tornando allo spot sulla quarta dose, Bassetti chiosa: “Con questo ultimo, ennesimo atto si capisce come al ministero della Salute competenze e merito nel campo del Covid abbiano bisogno di essere profondamente aggiornate, riviste e cambiate”.