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Francesco: “Non saranno la corsa agli armamenti e le strategie di deterrenza a portare pace e sicurezza”

Oggi, di fronte all’insensata follia della guerra, abbiamo nuovamente bisogno di lenire gli estremismi della contrapposizione e di curare le ferite dell’odio. Una testimone di tragiche violenze passate, ha recentemente detto che ‘la pace ha un suo segreto: non odiare mai nessuno. Se si vuole vivere non si deve mai odiare’. Non abbiamo bisogno di dividere il mondo in amici e nemici, di prendere le distanze e riarmarci fino ai denti: non saranno la corsa agli armamenti e le strategie di deterrenza a portare pace e sicurezza“. Così stamane, citando anche Edith Bruck , Papa Francesco si è rivolto alle autorità civili di Quebec, nell’ambito di un intervento volto alla pace nel mondo e contro ogni guerra.

Francesco: “Non saranno la corsa agli armamenti e le strategie di deterrenza a portare pace e sicurezza”

Come ha infatti tenuto a rimarcare il Santo Padre, “Non abbiamo bisogno di dividere il mondo in amici e nemici, di prendere le distanze e riarmarci fino ai denti: non saranno la corsa agli armamenti e le strategie di deterrenza a portare pace e sicurezza. Non c’è bisogno di chiedersi come proseguire le guerre, ma come fermarle“.

Francesco: “C’è bisogno di politiche creative e lungimiranti, che sappiano uscire dagli schemi delle parti per dare risposte alle sfide globali”

Ed ancora, “Non c’è bisogno di chiedersi come proseguire le guerre, ma come fermarle – ha ammonito Bergoglio  – E di impedire che i popoli siano tenuti nuovamente in ostaggio dalla morsa di spaventose guerre fredde allargate. C’è bisogno di politiche creative e lungimiranti, che sappiano uscire dagli schemi delle parti per dare risposte alle sfide globali“.

Francesco: “La politica non può rimanere prigioniera di interessi di parte. Occorre saper guardare, come la sapienza indigena insegna”

Secondo il Papa infatti, “Le grandi sfide di oggi, come la pace, i cambiamenti climatici, gli effetti pandemici e le migrazioni internazionali sono accomunate da una costante: sono globali, riguardano tutti. E se tutte parlano della necessità dell’insieme, la politica non può rimanere prigioniera di interessi di parte. Occorre saper guardare, come la sapienza indigena insegna, alle sette generazioni future, non alle convenienze immediate, alle scadenze elettorali, al sostegno delle lobby. E anche valorizzare i desideri di fraternità, giustizia e pace delle giovani generazioni”.

Francesco: “Come è necessario, per recuperare memoria e saggezza, ascoltare gli anziani, così, per avere slancio e futuro, occorre abbracciare i sogni dei giovani”

Quindi ha poi concluso Bergoglio, “Sì, come è necessario, per recuperare memoria e saggezza, ascoltare gli anziani, così, per avere slancio e futuro, occorre abbracciare i sogni dei giovani. Essi meritano un futuro migliore di quello che stiamo loro preparando, meritano di essere coinvolti nelle scelte per la costruzione dell’oggi e del domani, in particolare per la salvaguardia della casa comune, per la quale sono preziosi i valori e gli insegnamenti delle popolazioni indigene“.

Max