Non solo l’ordine pubblico, la sicurezza ma, ciascuna delle problematiche che coinvolgono il nostro quotidiano, vedono puntualmente anche l’impegno degli uomini dell’Arma, sempre pronti a prestare soccorso e conforto.
Non ultimo, come stiamo vedendo, anche il fenomeno – sempre più diffuso – degli incendi, che tende a coinvolgere con sempre maggior frequenza i carabinieri, fra i primi ad accorrere laddove si sviluppano i roghi.
UnArma: “La carenza d’organico non ci consente di accorrere contemporaneamente per problemi di ordine pubblico e per gli incendi”
Tuttavia, come spiega Antonio Nicolosi, segretario generale di Unarma, “Alle Forze dell’Ordine ormai è richiesto il dono dell’ubiquità per far fronte a tutte le emergenze del Paese”. Molti però non sanno, come denuncia il sindacalista, che “Allo stato attuale, la carenza d’organico non permette ai carabinieri di accorrere contemporaneamente sia per problemi di ordine pubblico sia per monitorare l’emergenza incendi che da settimane attanaglia il Paese. Come già evidenziato da UnaArma, a Gorizia per esempio le nostre squadre si occupano di gestire i flussi migratori alle frontiere, ambito che sarebbe di competenza della Polizia di Stato”.
UnArma: “Il personale è sempre lo stesso, così come le attrezzature. Ci aspettiamo come minimo delle mascherine”
Oltretutto, spiega ancora Nicolosi, “L’aumento delle temperature e il pericolo incendi al Carso esige ora però anche la nostra presenza sul posto. È una situazione che si verifica in tutta Italia: aumentano i problemi, ma il personale rimane sempre lo stesso, così come le attrezzature: visti i rischi di salute durante i roghi per esempio, ci aspettiamo come minimo delle mascherine per non esalare i gas tossici e proteggere il carabiniere…”
Max