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Movida e violenza, l’Unarma: “Noi Carabinieri siamo sotto organico di circa 7.000 uomini”

L’ultimo episodio legato al ‘mondo della notte, più specificatamente alla Movida, dove spesso centinaia di giovani, sconosciuti fra di loro, si trovano a condividere locali o pub nei quartieri più ‘a la page’, è di domenica scorsa e ci porta ad Anzio, località turistica laziale dove, nella tarda notte, a seguito di una discussione, un 21enne di Aprilia è stramazzato a terra con l’addome squarciato da una coltellata.

Purtroppo, come dicevamo, capita, e molto più di quanto si pensi. L’alternativa non può certo essere il coprifuoco ma, qualcosa va fatto. Ed anche in fretta.

Uniarma: “I cittadini hanno il diritto di sentirsi protetti, come Arma dei Carabinieri siamo sotto organico di circa 7.000 uomini”

Sull’argomento ha tenuto a dire la sua un ‘esperto’ come Antonio Nicolosi, segretario generale di Unarma, associazione nazionale sindacale dell’Arma dei Carabinieri, secondo cui “La vita notturna non va completamente demonizzata, perché porta benefici a esercenti e ristoratori, ma la movida non è sinonimo di far west: i cittadini hanno il diritto di sentirsi protetti dalle Forze dell’Ordine: come Arma dei Carabinieri ricordiamo che siamo sotto organico di circa 7.000 uomini.”

Uniarma: “Bisogna puntare sull’illuminazione, su più pattuglie operative sul territorio, sulla capacità di integrare persone ma anche di imporre le leggi”

Dunque, avverte il segretario generale di Unarma, “Bisogna spezzare il parallelismo tra periferie e criminalità e impedire che diventino risacche di balordi e si verifichino risse in piena notte, ultimi casi a Torino città assediata da mesi da bande di balordi: giorni fa c’è stata un’escalation, con risse notturne tra stranieri, con tanto di coltelli alla mano e  bottiglie lanciate ai passanti. La vivibilità delle città non parte dall’ambientalismo – conclude quindi Nicolosi – ma dalla sicurezza percepita dai cittadini: bisogna puntare sull’illuminazione, su più pattuglie operative sul territorio, sulla capacità di integrare persone ma anche di imporre le leggi, per trasmettere protezione a tutti gli abitanti e non il loro abbandono  dalle istituzioni”.

Max

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