Dal 12 novembre, giorno della sua attivazione, alle ore 13.00 di oggi sono pervenute al numero di pubblica utilità 1500, istituito dal ministero della Salute per dare informazioni sull’epidemia di ebola, circa centocinquanta telefonate.Le domande poste agli operatori hanno riguardato principalmente i sintomi della Malattia da Virus Ebola, il periodo di incubazione, l’inizio e la durata della contagiosita’, le modalità di trasmissione e l’attività di sorveglianza ai porti ed aeroporti. Il servizio è attivo tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 18.00 compreso il sabato la domenica e i festivi. Per i cittadini sono stati previsti due livelli di risposta: il primo costituito da circaquaranta operatori che risponderà a tutti i quesiti base e un secondo livello costituito da sessanta medici, medici veterinari, chimici e farmacisti, che invece risponderà a domande tecnico scientifiche. Gli operatori del Servizio 1500 sono stati formati e aggiornati sulle competenze tecnico-scientifico – normative della Malattia da Virus Ebola, sulla situazione epidemiologica internazionale, sulla sorveglianza prevista dal Ministero della Salute ai porti ed aeroporti, dalla Direzione della Prevenzione del Ministero. La formazione ha previsto inoltre l’applicazione di un modello operativo comunicativo-relazionale standardizzato che comprende procedure e azioni temporali, finalizzate a rendere omogenei modalità relazionali e comunicative nell’attività di counselling telefonico sulla Malattia da Virus Ebola, a cura dell’Istituto Superiore di Sanità. Il Ministro Beatrice Lorenzin in merito ha sottolineato: “Il personale che risponde al 1500 è stato appositamente formato per fornire tutte le informazioni che saranno richieste sul virus Ebola. Colgo l’occasione per ribadire che in Italia finora non ci sono stati casi di Ebola, neanche di importazione, ma solo falsi allarmi e che tutte le procedure necessarie per affrontare eventuali criticità che dovessero presentarsi sono state da tempo attivate. La situazione è costantemente monitorata e qualsiasi allarmismo è attualmente ingiustificato”.