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Il 22 e 23 Luglio farà tappa a Roma il lungo Tour estivo dei ‘Capitani di Sea Shepherd’

A Luglio -al Quid Roma- sventolerà la bandiera di Sea Shepherd, i pirati che salvano gli Oceani Il 22 e 23 Luglio Roma sarà la tappa del lungo Tour estivo che vede impegnati, attraverso l’intera penisola, i due Capitani di Sea Shepherd: Alex Cornelissen e Peter Hammarstedt. I due Comandanti raggiungeranno la Capitale sabato 22 Luglio e già in serata incontreranno volontari, giornalisti e simpatizzanti per parlare di Sea Shepherd, delle attuali campagne in corso, ma soprattutto di quanto sia impellente intervenire ora per mettere fine al processo di desertificazione degli oceani.

‘Sea Shepherd’,  i pirati che salvano gli Oceani incontreranno amici e giornalisti sulla terrazza del Quid

La serata si svolgerà sulla terrazza del Quid, uno dei poli culturali più ferventi della Capitale, nella location estiva della pizzeria Frontoni. Ma chi è Sea Shepherd? Costituita nel 1977, dal Capitano Paul Watson, Sea Shepherd è un’organizzazione internazionale senza fini di lucro la cui missione è quella di fermare la distruzione dell’habitat naturale e il massacro delle specie selvatiche negli oceani nel mondo interno, al fine di conservare e proteggere l’ecosistema e le differenti specie marine.

‘Sea Shepherd’, un movimento mondiale con entità nazionali e regionali indipendenti che operano in oltre 20 paesi

Ad oggi Sea Shepherd è un movimento mondiale con entità nazionali e regionali indipendenti che operano in oltre 20 paesi. Questi gruppi sono uniti da una missione comune attraverso la Sea Shepherd Global di Amsterdam, fondata nel 2013, che coordina finanze, comunicazioni, logistica e una flotta di navi per cooperare in campagne di conservazione marina ad azione diretta in tutto il mondo.

‘Sea Shepherd’ è guidata dal CEO Captain Alex Cornelissen, Capitano do grandissima esperienza

Sea Shepherd Global è guidata dal CEO Captain Alex Cornelissen (nella foto). Il Capitano Cornelissen negli anni ha partecipato a più di 25 campagne di Sea Shepherd, tra cui cinque viaggi in Antartide per fermare i bracconieri di balene giapponesi. È entrato a far parte di Sea Shepherd nel 2002 come cuoco sulla Farley Mowat, a quel tempo nave ammiraglia dell’organizzazione. Quello che doveva essere un anno sabbatico si è trasformato in un’esperienza che gli ha cambiato la vita. Per oltre 14 anni è stato membro dell’equipaggio della flotta di Sea Shepherd, facendosi strada fino al ponte per diventare il primo ufficiale sotto il Capitano Paul Watson e finalmente essere nominato Capitano nel 2006. Ha prestato servizio ininterrottamente a bordo delle navi fino alla fine del 2007, quando ha iniziato a lavorare come direttore delle operazioni nelle isole Galapagos. Qui rimase per sette anni, conducendo un’efficace campagna per fermare il bracconaggio nella Riserva Marina delle Galapagos. Nel gennaio 2014, il Capitano Cornelissen è diventato CEO di Sea Shepherd Global ed è ora responsabile di tutti gli spostamenti delle navi della flotta Globale di Sea Shepherd. Il Capitano Cornelissen è relatore a conferenze internazionali per evidenziare l’importante lavoro del movimento Sea Shepherd e per ispirare altri a unirsi alla lotta.

‘Sea Shepherd’, alle serate romane interverrà anche Peter Hammarstedt: direttore delle campagne per Sea Shepherd Global

Oltre al Capitano Cornelissen nella serata del 22 luglio al Quid Roma interverrà anche Peter Hammarstedt: direttore delle campagne per Sea Shepherd Global, membro del consiglio di amministrazione di Sea Shepherd Global, del consiglio di amministrazione di Sea Shepherd Paesi Bassi ed Presidente di Sea Shepherd Australia. È a capo della task force di Pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN) di Sea Shepherd per l’Africa. È il Capitano della nave oceanica Bob Barker e ha trascorso due decenni in mare, di cui 10 anni in Antartide. Nei mesi a cavallo tra il 2014 e il 2015, la Bob Barker, con Peter come Capitano, ha stabilito il record mondiale effettuando il più lungo inseguimento di una nave da bracconaggio in mare. La Bob Barker ha infatti inseguito il peschereccio Thunder, ricercato dall’Interpol, per 110 giorni, solcando tre oceani e 11.000 miglia nautiche, finché il suo capitano ha deciso intenzionalmente di affondare la propria nave, nel tentativo futile di distruggere le prove. Da allora, Peter ha capitanato navi civili di pattugliamento offshore (COPV), nell’ambito dei cosiddetti accordi “ship rider”, per molti Paesi costieri africani al fine di combattere la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN). Le partnership in corso tra Sea Shepherd e le forze dell’ordine degli Stati costieri e insulari africani hanno portato all’arresto di oltre 70 imbarcazioni adibite alla pesca illegale e altri crimini di pesca negli ultimi cinque anni

Max