(Adnkronos) – “Dire che sono indignato è poco, dire che sono arrabbiato è altrettanto poco e forse arrabbiato non è nemmeno il verbo che vorrei usare. I nostri timori, le nostre paure si sono avverate. Lo abbiamo detto in mille modi: attenti quello scappa”. E’ quanto ha dichiarato all’Adnkronos Luigi Ciatti, padre di Niccolò, dopo aver appreso che Rassoul Bissoultanov, il 29enne ceceno condannato a 15 anni di reclusione per l’omicidio volontario di suo figlio, si è reso irreperibile nel giorno in cui era fissata l’udienza per la carcerazione davanti al Tribunale spagnolo di Girona.
“Mio figlio è stato ucciso senza un motivo, a sangue freddo, mentre ballava da un uomo che non è certo un bravo ragazzo – ha detto Luigi Ciatti -. In questa vicenda il solo condannato vero è Niccolò, perché il suo assassino è ancora libero. Spero che il giudice spagnolo abbia una coscienza e si renda conto del suo comportamento. Tra il verdetto della giuria popolare e la sentenza che ha inflitto la pena è passato più di un mese! Ma come si fa? E’ chiaro che un assassino in queste condizioni cerca di farla franca, e così è successo”.
“Di fronte a questa giustizia non paga nessuno, anzi paga solo mio figlio – ha aggiunto Luigi Ciatti – Noi continueremo a chiedere giustizia per Niccolò. Noi andiamo avanti, possiamo solo pregare e sperare che ci sia una giustizia da qualche parte”.