Sono gli Ebola fighters, i medici, i volontari e tutte le persone che si battono in Africa contro il virus letale i protagonisti della copertina dellultimo numero della rivista americana Time, che li consacra personaggio dellanno 2014. Tra loro, quindi, anche il medico italiano di emergency ricoverato allo Spallanzani di Roma. Il settimanale americano ha voluto rendere un tributo al coraggio di chi rischia il contagio e quindi la vita, per salvare i malati e fermare lepidemia.
Nella motivazione, il Time cita il proverbio: Non le armi scintillanti combattono la guerra, ma il cuore degli eroi . I combattenti dellebola, per la rivista americana, sono i medici, le infermiere e altri volontari impegnati ad assistere i malati in Africa occidentale. Il capo redattore del Time, Nancy Gibbs, scrive per motivare la scelta che queste persone hanno rischiato e insistito, si sono sacrificate e hanno salvato vite umane, in un contesto in cui neanche i governi e lorganizzazione mondiale della sanità erano preparati ad affrontare lepidemia. Ma gli operatori sul campo, il personale di medici senza frontiere, di samaritans purse e di molte altre organizzazioni hanno lottato a fianco dei medici locali e delle infermiere, degli autisti di ambulanze e di chi si è occupato di seppellire i morti spiega la Gibbs. Infine ha aggiunto che il resto del mondo può dormire di notte perché un gruppo di uomini e donne sono pronti a restare in piedi e a combattere.
Il personale medico è in prima linea nella lotta contro il virus e paga un prezzo particolarmente pesante. Il virus dellebola si trasmette attraverso il contatto diretto con i fluidi corporei di pazienti che sviluppano sintomi, tra cui febbre e vomito. Il bilancio delle vittime nei tre Paesi maggiormente colpiti, Liberia, Sierra Leone e Guinea, dopo lo scoppio dellepidemia, è di 6331 su un totale di 17800 casi, secondo gli ultimi dati dellorganizzazione mondiale della sanità.