Inatteso, ma immediato il verdetto del cancelliere tedesco Angela Merkel sulle riforme italiane e francesi, alla rivista Die Welt, a solo una settimana dalla tregua di Bruxelles. Le riforme italiane e francesi sono insufficienti ha dichiarato, proseguendo: La Commissione europea, ha stabilito un calendario in base al quale Francia e Italia dovranno presentare misure supplementari. E’ giusto, perché questi due Paesi si trovano nel pieno di un processo di riforme. Ma la Commissione – ha voluto sottolineare – ha anche detto in maniera chiara che quanto messo finora sul tavolo non è sufficiente. E su questo sono d’accordo”. Si è incaricato della replica del governo italiano il sottosegretario degli Affari europei Sandro Gozi, che offeso dal capo tedesco si esprime duramente: Berlino rispetti Roma, pensi ai propri problemi e dia un contributo importante allEuropa. Continua poi: Dispiace molto che le riforme avviate dal governo Renzi, che hanno ricevuto un coro internazionale di apprezzamenti, tra cui il presidente degli Stati Uniti Obama al Fondo Monetario, siano ritenute insufficienti dal cancelliere tedesco. Ma oltre la questione dei contenuti ce nè anche una di stile. Non sta ai capi di governo interpretare le opinioni della Commissione europea. Il Governo italiano non si è mai permesso di dare pagelle su un Paese membro dellUnione e chiediamo lo stesso rispetto alla Germania. Nessuno pensa di bacchettare Berlino o dare lezioni ad altri governi. I tempi e la logica sbagliata dei compiti a casa sono dietro di noi: la ragioneria e le pagelle devono finalmente lasciare il posto alla politica”. Gozi ha espressamente dichiarato la volontà e limpegno del governo nellavviare un insieme di riforme nellinteresse dellItalia, ma anche di tutta la zona euro, ed ha invitato la Merkel ad occuparsi oltre che della propria politica interna, della mancanza di investimenti o degli squilibri della bilancia dei pagamenti tedesca. Dal proprio canto il capogruppo del Pd alla Camera, Roberto Speranza, le ha risposto via Twitter: Cara Merkel non serve impartire lezioni agli altri Paesi. La vera priorità è cambiare la politica economica dellEuropa. La tedesca non appare disinteressata nemmeno alla politica di Mosca e non esita infatti a criticare apertamente latteggiamento che sembra danneggiare Moldavia, Georgia ed Ucraina, tre Paesi che hanno firmato in modo sovrano un accordo con lUnione Europea. Ha dichiarato poi: Vediamo che la Russia cerca di mantenere sotto la sua dipendenza economica e politica alcuni Paesi a ovest dei Balcani- e prosegue- Il fatto che la Russia abbia violato il Trattato di Budapest del 1994 sullintegrità territoriale e la sovranità dellUcraina non deve restare senza seguito.