(Adnkronos) –
L’ondata di contagi covid in Italia, spinta anche dalla variante Omicron 5, arriverà al picco tra 2 settimane. E’ lo scenario che delinea all’Adnkronos Salute il fisico Giorgio Sestili, che fin dall’inizio della pandemia analizza e monitora l’andamento epidemico di Sars-CoV-2, analizzando i dati del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute.
“La nuova ondata per quanto riguarda i contagi c’è ed è partita a fine maggio con una forte accelerazione, in cui l’Rt è passato da 0,78 il minino toccato a fine maggio per poi risalite in un mese. C’è poi anche da evidenziare la forte sottostima dei casi positivi rispetto al passato. Il picco? Probabile tra 15 giorni, come accaduto in Portogallo che ha vissuto la nostra situazione un mese prima, la loro ondata sicuramente spinta dalle variante Omicron Ba.4 e Ba.5, è partita il 25 aprile e ha raggiunto i picco dopo 30-40 giorni e ora è scesa molto velocemente. In questo momento in Portogallo l’incidenza dei casi è la stessa che si aveva quando è partita l’ondata”, spiega Sestili.
“Le varianti Omicron ci stano abituando a vampate veloci di risalita dei casi – aggiunge l’analista – Ormai penso che l’obiettivo sia quello di rendere il virus endemico e quindi lasciarlo circolare. Manterrei la mascherina al chiuso però: per un livello di protezione che ha un costo minimo di impegno e poi perché è comunque una difesa dal contagio. Un virus endemico non significa abbassare la guarda – rimarca il fisico – ha una forte capacità di mutare e per ora ci è andata bene ma non sappiamo se la prossima mutazione potrebbe portare una maggiore patogenicità. Quello che serve per non farci trovare impreparati – conclude – è rafforzare la nostra capacità di monitoraggio e sequenziamento”.