Ancora notizie su rapimenti di minori da parte di rom. Questa volta il luogo dellaccaduto è
Tor tre Teste. Tutto succede sabato pomeriggio quando la madre di Andrea si allontana per
una passeggiata con i figli. Ritorna in casa poiché si dimentica di prendere il giubbotto del
figlio più grande, quando, sente le urla di paura di questultimo.
Uscita di casa nota che luomo di nazionalità rom aveva già aperto la cintura del seggiolino
per poi rapire il piccolo. Il rom minaccia la signora, di volerla sparare in testa, in seguito
messo in fuga dalle urla disperate della madre .
Giunta la polizia del Casilino, intercettano i due malviventi ancora a bordo del furgone.
Si tratta di due nomadi che hanno fissa dimora a Campo di Salone : un uomo di 42 anni e
una donna di 47 anni. In seguito grazie alla perfetta descrizione della vittima sono stati
riconosciuti. Per i due nomadi è scattato limmediato arresto con accusa di tentato rapimento
e violazione di domicilio.
Gli investigatori e la polizia stanno cercando di capire la causa del rapimento. I malviventi
devono rispondere anche di minacce di morte. La donna racconta alla polizia che il
malvivente prima della fuga le disse che sarebbe tornato la notte stessa con altri complici
sparando a lei e al marito, per poi in seguito rapire il bambino.
Secondo unimmediata ricostruzione sul posto gli investigatori notano che il cancello è stato
forzato con un piccone proprio dallo zingaro finito in manette. Il questore Nicolò dAngello
ha disposto laumento degli equipaggi del 113. Mossa che si è rivelata vincente poiché ha
permesso di intercettare nel giro di pochi minuti il furgone con a bordo i malviventi.
Tra le ipotesi degli investigatori emerge inoltre che il tutto sia avvenuto in quanto luomo
vuole rivendicare la paternità sul neonato. Si è giunti alla conclusione che il malvivente e la
madre del piccolo si conoscono a causa di una coabitazione in uno stabile occupato da
tempo.