(Adnkronos) – ”Siamo all’ultimo miglio e all’ultimo miglio ovviamente vengono al pettine svariati nodi… Il primo nodo è il rapporto storico e difficile che c’è tra il Terzo Settore, la spontaneità sociale e la realtà della burocrazia. Portare ciò che nasce spontaneo dentro i riconoscimenti ministeriali è un rapporto delicato… E questo, il rapporto tra spontaneità e burocrazia, è il primo nodo, il primo problema da affrontare che poniamo a questa tavola rotonda”. Lo ha detto Gianni Alemanno, coordinatore nazionale di Asi, alla tavola rotonda dedicata alle radici sociali e culturali del Terzo settore, organizzata dall’Asi (Associazioni sportive e sociali italiane) e dall’Ecr Party, nell’ambito di un Convegno di tre giorni dedicato al tema.
”Il secondo tema -ha sottolineato l’ex sindaco di Roma, prendendo spunto dalla riforma del Terzo settore- è quello legato al destino complessivo del modello sociale europeo, perchè non possiamo ignorare che viviamo dei momenti di grande crisi, c’è una guerra in corso nel cuore dell’Europa, c’è una situazione post pandemia, che ancora non è finita. Abbiamo grandi emergenze di carattere sociale e ci siamo arrivati con un fiato corto determinato dal dominio negli ultimi 20 anni di una ideologia neoliberista che sostanzialmente ha sottratto risorse alla dimensione sociale. Come si reagisce a questo senza tornare indietro a modelli sociali troppo complessi e spesso inefficienti? Ne discutiamo proprio qui”.