Dopo gli scioperi degli impiegati nella Pubblica amministrazione e la manifestazione della Cgil dell8 novembre, il ministro della Funzione pubblica, Marianna Madia, ha incontrato a Palazzo Chigi gli esponenti dei sindacati per rassicurarli riguardo le decisioni del governo. Un primo impegno che assume il governo: nessuno perderà il posto per effetto della riorganizzazione della Pa. Nessuno andrà a casa, queste sono le parole del ministro, ma afferma che la riapertura del contratto è nellagenda del governo, nel 2015 non sono previste in bilancio risorse per i rinnovi contrattuali e i contratti a tempo determinato verranno prorogati fino al 2018. Continua Madia: Anche noi sappiamo che è un problema il contratto bloccato da sei anni ma abbiamo scelto di concentrare le risorse su chi stava peggio. Il bonus da 80 euro andrà a un lavoratore pubblico su quattro, circa 800mila dipendenti pubblici.
I sindacati escono da Palazzo Chigi delusi per non essere stati tranquillizzati riguardo al rinnovo dei contratti nella Pa e Susanna Camusso, segretario Cgil, ribadisce le sue motivazioni: Non abbiamo avuto risposte che siano allaltezza, nemmeno particolari rassicurazioni su quella che si profila come una nuova emergenza occupazionale per i lavoratori delle Province». Indi per cui la Camusso conferma le ragioni dello sciopero del 5 dicembre: siamo pronti a valutare le decisioni delle altre organizzazioni, ci farebbe piacere unevoluzione positiva, e siamo pronti a spiegare al Garante per gli scioperi che non cè nessuna illegittimità nella proclamazione del 5. Cisl e Uil decideranno se aderire.
Lunico cambiamento nella Pa avviene sul fronte dellinsegnamento: il governo assumerà i vincitori del concorso e gli insegnanti precari.
I dipendenti pubblici non sono dei privilegiati, ma la riforma della pubblica amministrazione deve dare ai cittadini servizi efficienti in modo più semplice. Questo è il cuore della riforma insieme alla lotta alla corruzione che sottrae risorse alleconomia sana. Il governo investe anche sulle tecnologie digitali per rafforzare la democrazia e una semplificazione dei procedimenti amministrativi con le norme sul silenzio assenso, la conferenza dei servizi, lautotutela e la riforma della dirigenza pubblica. Lo sciopero generale per i lavoratori della Pubblica amministrazione è indetto per il 12 dicembre da Cgil e Uil.