Lordine del giorno del 12 novembre 2014 del Comitato Direttivo Cgil Nazionale è perentorio, è stato infatti deciso lo sciopero generale della durata di otto ore per il giorno cinque dicembre. A spingere i dirigenti del sindacato a prendere tale decisione è stato lenorme successo della manifestazione del 25 ottobre ,in unione a quella dell8 novembre scorso, come riportato nel comunicato del comitato : Lo straordinario successo della manifestazione del 25 ottobre rappresenta un reale dato di novità nel quadro politico e sociale del Paese, ancora nel pieno della crisi e rispetto a provvedimenti del Governo Jobs Act e Legge di Stabilità che sono sbagliati ed inefficaci, oltre che ridurre i diritti e la dignità delle persone, e che non determinano quel cambio di verso nella politica economica e sociale che sarebbe necessario ed urgente per riaprire una fase di crescita dell’economia e dell’occupazione, a partire dall’incidere sulle scelte dell’Unione Europea per cambiare la logica del rigore e dell’austerità. La presidentessa della Cgil, Susanna Camusso, si augura inoltre ununità di intenti degli altri sindacati e afferma : “La proposta che facciamo a Cisl e Uil è di convergere tutti su quella data. Credo sia interesse e responsabilità di tutti ascoltare le piazze e le iniziative che ci sono”. A non credere molto nellefficacia e utilità dello sciopero è in primis il Ministro del Lavoro Poletti che commenta così la decisione presa :Ho già detto in passato che rispetto alla legge di stabilità e al Jobs Act non credo ci siano i motivi per indire uno sciopero. Ma questa è una responsabilità e compete al sindacato. Da questo punto di vista credo che non si possa che prendere atto e rispettare la scelta fatta”. La critica più forte e contraria alla manifestazione indetta proviene però dal Pd che scatena via Twitter le reazioni più veementi.È questa l’idea che ha la Cgil di uno strumento così importante come lo sciopero?” scrive il parlamentare Pd Ernesto Carbone aggiungendo : “Il 5 dicembre è un venerdì poi sabato, domenica e lunedì 8 dicembre che è festivo… Il ponte è servito #Coincidence.
La grande utilità che invece la Cgil ritrova nello sciopero è legata alle scelte del governo ,su Legge di Stabilità e Jobs Act, che non sembrano minimamente voler essere modificate in itinere, “Siamo sempre pronti a farci stupire da effetti speciali ma dubito che il Governo si stia accingendo a decidere un cambiamento strutturale della legge di stabilità per questo penso che dovremo continuare la nostra mobilitazione” sottolinea la Camusso non accennando il minimo ripensamento sulla questione. La decisione è stata presa nonostante il 12 novembre fosse arrivata la convocazione dei sindacati per il seguente 17 novembre con possibile apertura sulle tematiche dibattute. A commentare il fatto è stato il presidente di Uil Carmelo Barbagallo “Ho fatto bene a chiedere di aspettare a proclamare lo sciopero generale. Si paventa dunque anche un possibile scontro tra i sindacati che sormonti la richiesta della Cgil di convogliare tutte le proteste nella stessa giornata. Nonostante tutto questo il sindacato della Camusso non accenna a indietreggiare e continua dritto sulla decisione presa e attende con ansia il 5 dicembre quando verrà richiesta unenorme partecipazione pubblica per far arrivare la protesta al governo.