La sentenza di primo grado aveva accusato i componenti della commissione Grandi rischi, dandogli una pena di sei anni. L’accusa era di omicidio e lesioni colpose, infatti il totale dei morti durante il terremoto fu di 309. La commissione Grandi rischi aveva partecipato alla riunione del 31 marzo 2009, ovvero pochi giorni prima del terremoto dell’Acquila del 6 aprile, rassicurando tutti i cittadini e sottovalutando il rischio sismico. Le affermazioni emerse nel corso della riunione della Commissione sui temi della prevedibilità dei terremoti, dei precursori sismici, dellevoluzione dello sciame in corso, della normalità del fenomeno, dello scarico di energia indotto dallo sciame sismico quale situazione favorevole, che costituiscono il corpo principale del capo di imputazione hanno una indubbia valenza rassicurante. Quindi quelle degli esperti della Grandi rischi furono affermazioni assolutamente approssimative, generiche e inefficaci scrisse il giudice di primo grado Marco Billi. La nuova sentenza ha però assolto tutti, tranne Bernardo De Bernardinis, allora vice di Guido Bertolaso alla Protezione civile, che è stato condannato a due anni per la morte di 13 persone. Per la procura generale, però, il fatto che sia lunico colpevole ne fa una sorta di capro espiatorio: Immaginavo un forte ridimensionamento dei ruoli e delle pene, ma non unassoluzione così completa, scaricando tutto su De Bernardinis, cioè sulla Protezione Civile ha commentato il procuratore generale Romolo Como, che si è detto alquanto sconcertato. Tra gli elementi a sostegno della Procura era finita anche una telefonata dellallora capo della Protezione civile Guido Bertolaso allassessore regionale abruzzese Daniela Stati: Ti chiamerà De Bernardinis, il mio vice, al quale ho detto di fare una riunione lì allAquila domani su questa vicenda di questo sciame sismico che continua, in modo da zittire subito qualsiasi imbecille, placare illazioni, preoccupazioni, eccetera. E proseguiva: Li faccio venire allAquila o da te o in prefettura, decidete voi, a me non frega niente, di modo che è più unoperazione mediatica, hai capito? Così loro, che sono i massimi esperti di terremoti diranno: è una situazione normale, sono fenomeni che si verificano, meglio che ci siano 100 scosse di 4 scala Richter piuttosto che il silenzio perché 100 scosse servono a liberare energia e non ci sarà mai la scossa, quella che fa male. Quindi la conclusione: Parla con De Bernardinis e decidete dove fare questa riunione domani, che non è perché siamo spaventati e preoccupati, ma è perché vogliamo tranquillizzare la gente. Si attendono le motivazioni delle assoluzioni, per il momento si ritiene che la colpa sia generica Tra coloro che sono stati assolti abbiamo Enzo Boschi, ex presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che ha ritenuto di essere stato malissimo dopo l’accusa di omicidio della prima sentenza. I magistrati hanno dichiarato più volte che questo non è stato un processo alla scienza. L’indignazione tra gli aquilani è forte. In molti hanno dichiarato: Non finisce qui. Vergogna. Mafiosi. Uno Stato che non fa più giustizia, uno Stato che difende se stesso. Secondo il legale di parte civile Attilio Cecchini: questa sentenza ci sorprende, è un terremoto nel terremoto. La sola condanna di De Bernardinis fa di lui lunico capro espiatorio. Faremo sicuramente ricorso in Cassazione.