“Non sarà né un megafono nostalgico né passatista ma il tentativo di guardare al futuro ognuno con la propria italianità. Con queste parole lonorevoleRobertoMenia, segretario generale del Comitato tricolore per gli italiani nel mondo, ha salutato la nascita del nuovo magazine del Ctim Prima di tutto Italiani, lanciato oggi presso la Camera dei Deputati. Presenti allevento anche il senatore del gruppo Per lItalia AldoDi Biagio, eletto all’estero, il cavaliere CarloCiofi, coordinatore della segreteria delCtim, e FrancescoDe Palo, direttore responsabile del magazine.
Il Comitato Tricolore era stato fondato dallex ministro Mirko Tremaglia, principale promotore della legge per il diritto al voto dei residenti allestero. Oggi, a pochi anni di distanza dalla sua scomparsa, il Ctim cerca di rilanciarsi grazie anche alla nuova rivista. Nel cuore di tutti i nostri connazionali lontani dalla propria patria ha spiegato lonorevole Menia -, vi è un comune denominatore: lessere Italiani. Ovvero il fulcro attraverso cui, poi, convivere con la globalizzazione e gli scambi a trecentosessanta gradi”.
Cè sempre più esigenza di comunicare il mondo degli italiani allestero ha dichiarato il senatore Di Biagio -. Nonostante abbondino già i canali di informazione, è giusto moltiplicarli per garantire ai connazionali laccesso al circuito informativo e a chi risiede in Italia, invece, la conoscenza dellimmenso patrimonio tricolore presenti oltre i confini.
“Nessuna tendenza localistica, lo scopo di questo sforzo editoriale sarà quello di dare risalto alle problematiche delle singole comunità e anche fertile occasione per intrecciare rapporti tra le realtà produttive, coinvolgendo le Camere di Commercio italiane nel mondo ha osservato il direttore responsabile FrancescoDe Palo-. È il made in Italy 2.0, commerciale, ideale e valoriale, quel mastice che unisce e quel fiore che portiamo con orgoglio al nostro occhiello.Prima di tutto Italianiingloba un senso di appartenenza e di partecipazione ha aggiunto – che non va declinato solo in occasione di ricordi storici o di grandi manifestazioni, che ovviamente hanno in pancia un peso specifico notevolissimo. Ma deve essere una stella polare fissa e immutabile da osservare e seguire quotidianamente. Insomma, il nostro biglietto da visita nel mondo, da esibire con orgoglio.
Nel primo numero, ha segnalato il direttore, un focus sulle elezioni dei nuovi Comites, con un’intervista al sottosegretario agli Esteri Mario Giro; la lingua italiana come veicolo di appartenenza e identità oggi da esportare; il centenario della grande guerra e un approfondimento sul made in Italy, l’oro italiano nei cinque continenti.