Il senatore Pietro Ichino, a Genova per il convegno nazionale degli avvocati giuslavoristi italiani, circa la discussione in atto sul Jobs Act e l’ipotesi di superamento dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. “La sinistra sindacale e politica italiana – ha spiegato Ichino – ormai ha metabolizzato la lezione delle quattro grandi vicende precedenti e analoghe a questa: l’opposizione feroce contro il part-time del Pci e della Cgil che portarono il Pci a votare contro il riconoscimento del part-time nell’84, l’opposizione feroce al superamento del monopolio statale del collocamento, l’opposizione al superamento della scala mobile e l’opposizione all’introduzione in Italia del lavoro interinale tramite agenzia. Sono tutti capitoli. l’Italia e’ arrivata con dieci o vent’anni di ritardo rispetto al resto d’Europa. Oggi su questi punti ne’ Bertinotti ne’ Landini sarebbero disposti a riproporre il ritorno a cio’ che allora veniva difeso come baluardo di liberta’ e dignita’ dei lavoratori”. Ichino ha poi ricordato che “il lavoro in Senato si e’ svolto con grande serenita’, non solo all’interno della maggioranza, cioe’ nel rapporto con la minoranza interna dell’ala sinistra del Pd, ma anche tra maggioranza e opposizione, in particolare con Sel e Movimento Cinque Stelle.
