Nella prima mattinata di oggi la Polizia ha eseguito unordinanza di misura cautelare in carcere nei confronti di un quarantunenne pregiudicato per reati contro la persona, il patrimonio e gli stupefacenti, attualmente già detenuto per altra causa. Il soggetto era a capo di una banda formata di pregiudicati e da un appartenente ai ruoli tecnici, ma non operativo, della Polizia. Due sono finiti agli arresti domiciliari.
Le indagini hanno consentito di scoprire che i soggetti, con metodi intimidatori e violenti, effettuavano attività di recupero crediti nei confronti di aziende commerciali e società o nei confronti di privati cittadini che, per la loro qualità, erano esposti a controlli di polizia.
Lindagine ha avuto uno sviluppo significativo a Marzo, quando una prostituta denunciava presso la Questura di Roma alcuni individui, che le avevano richiesto il pagamento di una somma di ventimila euro a fronte dellattività che svolgeva: uno degli estorsori si era qualificato come appartenente alla Polizia di Stato. E emersa da qui la possibilità di identificare un 51enne pluripregiudicato per reati contro il patrimonio ed un 48enne, che si era presentato alla prostituta come appartenente alle Forze dellOrdine: per entrambi sono scattati gli arresti domiciliari.
I reati contestati agli indagati variano dallestorsione, alla corruzione ed allaccesso abusivo a sistema informatico. Sono in corso perquisizioni locali, in varie zone della Capitale, nei confronti di altri indagati.