(Adnkronos) – Ci sono voluti 8 anni per arrivare alla prima sentenza del caso Ruby ter, allora l’imputato Silvio Berlusconi era “un uomo che poteva avere il mondo ai suoi piedi”, un presidente del Consiglio che “si accompagnava con amicizie come quella con Putin che sta mettendo in ginocchio il mondo”, ma “oggi è un grande anziano, malato, perché le certificazioni prodotte mostrano un quadro di patologie”. E’ uno dei passaggi della requisitoria del procuratore aggiunto di Milano, Tiziana Siciliano.
“Se un processo può arrivare a una pronuncia di primo grado dopo 8 anni il sistema giudiziario ha fallito”, ha affermato Siciliano iniziando la requisitoria del caso Ruby ter che vede imputato l’ex premier insieme ad altre 28 persone, accusati a vario titolo di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza. Un ‘ritardo’ di cui non hanno colpa i magistrati che sono “sempre stati disponibili a superare qualsiasi difficoltà per portare avanti il processo e farlo velocemente”, ma le ripetizioni e le sospensioni del sistema giudiziario “finiscono con essere strumenti inutilmente dilatori”.
Per la pm, l’allora presidente del Consiglio “ospitava un gruppo di odalische, schiave sessuali che a pagamento lo divertivano, allietavano le sue serate”. E’ uno dei “fatti” esposti in Aula.