(Adnkronos) – “Sofferenza di sistema del calcio? Faccio una provocazione: una parte dovrebbe essere gestita nell’ottica del ministero dello sport, ma un’altra con una logica industriale, perché oggi ha una dimensione industriale che ha una competizione globale. Il prodotto calcio italiano è in competizione con la Premier League”. E’ l’opinione espressa dal ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, a margine del talk “Vita da campioni” presso WeSportUp, nell’ambito degli Internazionali d’Italia in corso al Foro Italico, sul calcio.
“Lo dico da appassionato di sport. E’ come il basket, o trovi un prodotto che compete con l’Nba o tutti guardano quello. Questo è un tema sul quale bisogna trovare la formula. C’è una dimensione che adesso ha una competizione globale. Nel calcio tutto va alla Premier. Con la globalizzazione c’è un aspetto vizioso e virtuoso, chi è più bravo è sempre più bravo. I calciatori migliori tendenzialmente vanno in Premier, poi quando vanno in pensione, vengono in Italia…”, ha aggiunto Giorgetti che sulla necessità di una politica industriale sul calcio ha sottolineato che “i presidenti delle squadre si lamentano sempre. Noi al Mise quando arrivano le grandi imprese in crisi chiediamo di presentare un piano quinquennale per dire cosa intendono fare. A quel punto si trovano le soluzioni, se però sono richieste estemporanee non va bene. Gli stadi? In questo momento sono pieni lo stesso, anche se sono vecchi. E’ un elemento che può aiutare ma non è quello determinante”.
“La Superlega? Bisogna trovare una sintesi tra due dimensioni, il business che arriva e mette le mani sulla dimensione di eccellenza e lo sport che difende il merito sportivo, è un problema enorme e le Federazioni fanno fatica a gestire la questione. L’Unione europea davanti ad Amazon e Google non ha fatto la guerra…queste dimensioni globali sono difficili da gestire. Poi c’è il rischio che i campionati nazionali perdono interesse”, ha aggiunto Giorgetti.