ALATRI, 35ENNE UCCISA DA EX MARITO. BONAFONI (PL): NON ABBASSARE LA GUARDIA

    femminicidioAveva 35 anni la donna uccisa a coltellate dall’ex marito. E’ l’ennesimo femminicidio compiuto nella Regione e sul tema interviene Marta Bonafoni, vice capogruppo Per il Lazio. “Questo deve spingerci a una riflessione seria e a un’immediata reazione. Non bisogna abbassare la guardia su questo fenomeno, che – non ci stanchiamo di dire – non è emergenziale ma strutturale, e ha a che fare con la cultura delle relazioni fra i generi. Il fatto che il presidente del consiglio Renzi non abbia ancora affidato la delega per le pari opportunità, il pessimo dialogo con le associazioni e i centri antiviolenza che ha contraddistinto il dibattito sulle risorse durante la scorsa estate, sono un segnale preoccupante di una sottovalutazione del fenomeno da parte dell’attuale esecutivo.

     A un’ennesima estate di sangue – 20 donne uccise negli ultimi mesi di cui 5 nel Lazio – non è seguita una risposta immediata, in termini di impegno politico e mobilitazione delle coscienze.

    Una volta di più pensiamo che dalla Regione Lazio possa e debba partire un segnale per tutta Italia.

    L’ottima legge ispirata dalla Convenzione di Istanbul e approvata dal Consiglio regionale nello scorso marzo deve fare da modello a tutto il territorio nazionale. A partire dalla sua traduzione concreta, che vedrà la luce in queste settimane – con l’istituzione dell’osservatorio contro la violenza, l’avvio della cabina di regia, la definizione delle linee guida sui servizi anti-violenza – quella norma deve diventare un’apripista per dare risposte strutturali, complessive e trasversali alle donne e anche agli uomini della nostra Regione.

    Nessuna conquista è scontata, nessun diritto è per sempre. Pensare che il fenomeno del femmincidio sia stato debellato soltanto perché siamo riusciti a dargli finalmente un nome sarebbe un errore gravissimo che non possiamo permetterci.”