(Adnkronos) – Cresciuti in pochi giorni dall’offerta di acquisto di Elon Musk i peggiori ‘troll’ di Twitter. A rilevarlo è una rete internazionale di volontari. Negli ultimi tre anni, i volontari hanno monitorato 120 degli utenti bannati più persistenti e che ripetutamente “rigenerano” i profili sul sito di social media. I volontari attualmente si stanno concentrando su quattro gruppi di odio – noti per sostenere la violenza, il razzismo e l’antisemitismo – e li segnalano a Twitter per una rapida rimozione. Secondo un volontario britannico di cui l’agenzia di stampa della Pa ha accettato di mantenere l’anonimato, dall’annuncio dell’accordo di Musk per l’acquisto di Twitter per 34,5 miliardi di sterline, c’è stata un’ondata di attività nella comunità della piattaforma.
Il giorno prima dell’annuncio di Musk 28 account appena rigenerati sono stati segnalati su Twitter dalla rete, ha detto il volontario; lunedì 25 aprile – giorno dell’annuncio – la cifra è balzata a 44; il giorno successivo sono stati identificati 86 nuovi account rigenerati, con un picco di oltre 100 il giorno successivo prima di tornare a 52 giovedì 28 aprile. Il volontario ha inoltre riferito che quel giorno c’erano 181 account di respawn attivi, inclusi alcuni riportati dall’inizio della settimana a causa del ritardo dell’applicazione di Twitter, e, da allora, le cifre sono rimaste costantemente superiori rispetto ai mesi precedenti.
Sunder Katwala, direttore del think tank indipendente British Future, ha lavorato con la rete di volontari dopo essere stato preso di mira da un troll Twitter vietato che ha anche lanciato insulti razzisti contro tre calciatori inglesi dopo la finale di Euro 2020. “Le persone peggiori su Internet sono ovviamente piuttosto entusiaste delle opportunità del Twitter di Elon Musk” ha commentato Katwala chiarendo però che “la loro eccitazione è almeno un po’ prematura perché” Musk “non possiede ancora” Twitter. “Non sappiamo ancora esattamente cosa farà quando lo farà. Le regole su Twitter sono le stesse di una volta e l’applicazione è la stessa, ma ovviamente c’è molta eccitazione, un po’ di atmosfera di festa tra le persone peggiori su Internet. Penso che sia potenzialmente un problema” ha indicato il direttore del think tank indipendente British Future. Nel suo annuncio del 25 aprile, Musk ha salutato la libertà di parola come il “fondamento di una democrazia funzionante”. In seguito il magnate americano ha chiarito su Twitter: “Per ‘libertà di parola’, intendo semplicemente ciò che corrisponde alla legge”.