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I russi irrompono nelle acciaierie di Azovstal, violenti scontri. Un cronista ucraino: “Dentro ci sono 30 bambini”… ma come è possibile?”

Che le truppe russe, dopo oltre una settimana di assedio, stessero per sferrare l’attacco finale alla acciaierie di Azovstal era cosa risaputa, tanto è che, che con lo stesso avallo dei militi di Mosca, in questi giorni è stato consentito ai civili di poter evacuare i sotterranei del sito industriale e, per la circostanza, sono stati predisposti diversi pullman.

Azovstal, è stato un cronista ucraino ad avvertire che nelle acciaierie vi sono ancora 30 bambini nascosti nei sotterranei

Oggi però, nel comunicare che i russi hanno per l’appunto fatto irruzione all’interno del plesso siderurgico (dove ‘dovrebbero’ essersi nascosti alcuni elementi ucraini del Battaglione Azov), Andriy Tsapliyenko, noto inviato di un’agenzia di stampa di Kiev, ha affermato che “gli occupanti hanno fatto irruzione nell’Azovstal, nel tentativo di reprimere la forte resistenza dei difensori di Mariupol’’, e dopo aver rimarcato che ”L’esercito di Putin sta usando tutte le armi disponibili“, il giornalista ha aggiunto “i civili rimangono sotto i bombardamenti nello stabilimento” anzi, addirittura, nei sotterranei dell’acciaieria vi sarebbero anche 30 bambini.

Azovstal, eppure nei giorni scorsi – complici gli stessi russi –  sono stati fatti uscire oltre 100 civili: non è che in realtà vi fossero dei soldati?

Una notizia a dir poco ‘scandalosa’. Ma come? E’ noto anche su Plutone che, nei casi di emergenza vitale, i primi ad essere evacuati sono le donne i bambini e gli anziani. Dunque, come è mai possibile che nonostante le evacuazioni dei giorni scorsi da Azovstal, vi siano ancora dentro dei bambini?

Dal canto suo, la deputata ucraina Kira Rudik , intervistata da Sky News aveva affermato che sarebbero stati evacuati un centinaio di civili, poi trasportati nell’area controllata di Zaporizhzhia. ”E’ un successo incredibile l’essere riusciti a portare fuori queste persone”, ha affermato la politica, aggiungendo che “in questo momento il nostro obiettivo principale è garantire che escano tutti i bambini, ci sono ancora una trentina di minori lì’‘. Tuttavia, si affrettò poi a rivelare che il problema era come far uscire in sicurezza ”i soldati ucraini feriti perché la Russia non li fa uscire’’. Quindi, dalle acciaierie sarebbero state evacuate 100 persone, però, si è ‘deciso di lasciare nelle acciaierie 30 bambini’, perché? Che nell’immaginario di ‘qualcuno’ – azzardiamo, sperando di dirla grossa e grave (purtroppo in guerra tutto è possibile) – vi fosse l’idea di chiedere garanzie di evacuazione per questi minori, per riuscire a far fuggire anche i soldati ucraini? Oppure: non è che fra i 100 civili evacuati vi fossero anche dei soldati che ‘non dovevano’ esse catturati dai russi?

Ad oggi, dall’inizio del confitto in Ucraina sono morti ben 220 bambini e 407 sono rimasti feriti, senza contare i dispersi. Le scuole distrutte

Val comunque la pena ricordare che, come ha ufficialmente pubblicato l’Ufficio del Procuratore generale ucraino, che ad oggi, dall’inizio della guerra sono stati contati ben 220 bambini uccisi, e 407 feriti. Senza poi considerare i dispersi, e quanti fuggiti ‘soli’ verso i confini nazionali. Le aree dove sono state registrate maggiori vittime fra i minori, sono quelle di Kiev e di Kharkiv. Numeri atroci, che peseranno sulla formazione psicologica di queste creature per decenni. Considerando poi che i violenti bombardamenti russi hanno letteralmente ‘spianato’ qualcosa 1.584 strutture  educative (118 delle quali sono andate completamente distrutte), per le future generazioni ucraine sarà molto duro e complicato poter acquisire sufficienze competenze scolastiche per poter incidere sul futuro del paese..

Max