(Adnkronos) – “Chi ha lasciato la città dice che l’inferno esiste ed è a Mariupol”. Così il sindaco della città devastata dall’assedio russo, Vadym Boychenko, mentre stanno cominciando a uscire i primi gruppi di civili. Parlando con la Bbc ha sottolineato che la situazione è “molto difficile” e che sono quasi terminate le scorte di acqua e di cibo. Secondo Boychenko, che non si trova più a Mariupol, dove è stata insediata un’amministrazione russa, in città sarebbero morte circa 20mila persone dall’inizio dell’invasione.