(Adnkronos) – “Leggo la polemica se i giovani hanno voglia realmente di trovare lavoro. Sì, ce l’hanno, ne incontro tantissimi. Purtroppo il momento è difficile e noi li dobbiamo aiutare, ridurre i conflitti generazionali e in generale i conflitti sociali. Io non credo che un giovane non voglia trovare lavoro, il problema è che oggi realmente il lavoro è sempre meno facile e il lavoro poi dev’essere anche una combinazione di tanti fattori: quello della sicurezza, della gratificazione in generale. Non possiamo dire sempre che ci sono posti di lavoro, non è così. Ci dobbiamo impegnare”.
Lo ha detto l’imprenditore Danilo Iervolino, intervenuto alla manifestazione del Primo Maggio della Confsal, organizzata in piazza del Plebiscito a Napoli. “Bisogna rimboccarsi le maniche”, ha aggiunto Iervolino, tracciando uno scenario del mercato del lavoro dei prossimi anni: “Io sono un tecno-entusiasta, non ho paura del cambiamento, lo dico soprattutto ai giovani. Sono anni difficili ma non sono degli anni bui, tranne per la guerra in Ucraina che è il momento più buio per loro ma per tutti noi europei. Il lavoro del 2025 sarà un lavoro aperto alla riqualificazione edilizia ed energetica, che sposerà le nuove tecnologie, ci sarà più assistenza alle persone, sarà più aperto al green e a tutta l’industria 4.0 che è quella dei big data e delle nanotecnologie. Le competenze che saranno sempre più richieste saranno quelle del problem solving, della comunicazione e del pensiero laterale. Le modalità di lavoro saranno totalmente granulari, ci sarà più smart working e il lavoro sarà più agile, mobile, aperto alle diversità e alle equità. Ci sono ottime prospettive per creare delle condizioni migliori per i ragazzi”.
“Serve un’azione comune tra impresa e lavoratori, perché quando gli uomini remano tutti dalla stessa parte sono capaci di cose straordinarie”. Lo ha detto l’imprenditore Danilo Iervolino, intervenuto in collegamento video alla manifestazione del Primo Maggio organizzata dalla Confsal in piazza del Plebiscito a Napoli. “In questo – ha aggiunto Iervolino – il sindacato ha un ruolo fondamentale come corpo intermedio per fare sintesi tra mondo dell’impresa e dei lavoratori”.