(Adnkronos) – Tra Russia e Ucraina “si torni a trattare senza precondizioni” per la pace. Lo chiede il segretario di Stato Vaticano cardinale Pietro Parolin intervenuto alla presentazione del libro del Papa ‘Contro la guerra’. Occorre mettere “sul tavolo tutte le opzioni per trovare soluzioni condivise o la guerra divorerà i figli dell’Ucraina”, ammonisce Parolin che ammette: “Non lo so se ci sono le condizioni per rimettersi al tavolo. Sarei negativo e pessimista. Ci sono stati tentativi avviati e proposti senza seguito. Penso però che non ci sono alternative. Bisogna continuare a trattare senza precondizioni”.
Parolin non tace gli “scogli”: “Ieri sera dall’Ucraina mi dicevano che non ci sono incontri in presenza ma solo da remoto”. Si tratta, invece, “di mettere sul tavolo tutte le opzioni per trovare soluzioni condivise o la guerra divorerà i figli dell’Ucraina”.
“Non entro nel merito delle decisioni che i vari Paesi hanno preso per l’invio di armi all’Ucraina, che come nazione ha diritto a difendersi dall’invasione subita. Dico soltanto – ammonisce il prelato – che limitarsi alle armi rappresenta una risposta debole”. “Sì, le armi sono una risposta debole, non una risposta forte! Una risposta forte – osserva Parolin – è una risposta che intraprende, cercando di coinvolgere tutti, iniziative secondo lo schema di pace, cioè iniziative per fare cessare i combattimenti, per arrivare a una soluzione negoziata, per pensare a quale sarà il possibile futuro di convivenza nel nostro Vecchio Continente”.