(Adnkronos) – Cosa si sa finora dei casi di epatite acuta di origine sconosciuta nei bambini, finiti al centro di un’allerta internazionale dopo che in particolare in Uk è stato rilevato un insolito picco? Non molto. “Al momento attuale” la causa “non si conosce e questo costituisce senz’altro un problema perché ci si trova di fronte a un’entità sconosciuta”. Cosa fare? “Nel frattempo, per ognuno di noi, non c’è nulla da fare se non mantenere la calma, non preoccuparsi e utilizzare le misure preventive che già conosciamo e che riducono il rischio di trasmissione di molte infezioni virali, come un’accurata igiene delle mani e respiratoria”. A rispondere alle domande che in molti si stanno ponendo in questi giorni in cui si sono accesi i riflettori sul fenomeno è ‘Medical Facts’, portale lanciato dal virologo Roberto Burioni, oggi sotto la direzione scientifica di Renata Gili.
Mentre cominciano ad arrivare le prime segnalazioni anche in Italia, nel focus dedicato dal portale alle epatiti nei bambini, si elencano 5 cose da sapere. Intanto i contorni del problema: “Sono stati rilevati casi di epatite a insorgenza improvvisa in bambini altrimenti sani minori di 10 anni”. E i numeri: “Da gennaio 2022 a oggi in Uk ci sono stati 108 casi; in 8 si è reso necessario un trapianto di fegato. Sono stati riportati alcuni casi anche in Usa, Danimarca, Paesi Bassi, Irlanda e Spagna”.
In secondo luogo, qualche informazione sull’epatite che è “un’infiammazione del fegato che riconosce cause diverse. Le più comuni sono virali, i cosiddetti virus dell’epatite”. In alcuni casi “possono essere implicati virus differenti, oppure un meccanismo autoimmune o tossico (per esempio alcuni farmaci). Spesso l’epatite guarisce senza lasciare strascichi, ma talvolta può cronicizzare e portare a conseguenze pericolose come cirrosi epatica e cancro (pensiamo, per esempio, all’epatite B, per la quale fortunatamente abbiamo un vaccino che viene fatto ai bambini)”.
Quanto ai casi che si stanno monitorando in questi giorni, “i virus dell’epatite sono stati esclusi in tutti i casi. Si stanno studiando, invece, altre cause virali o fattori ambientali ma si tratta – precisano da ‘Medical Facts’ – per ora, di ipotesi. Le autorità sanitarie stanno investigando per non lasciarne nessuna inesplorata ma dobbiamo avere pazienza e aspettare”.
Un punto viene però ribadito, cioè la risposta alla domanda: c’entra il vaccino anti-Covid? “No – è la risposta – in nessuno dei casi in Uk i bambini erano stati vaccinati e questo ci permette, per fortuna, di escludere un legame con il vaccino. La priorità al momento è giustamente quella di identificare tempestivamente la causa in modo da poter curare al meglio i bambini e mettere in atto ogni misura di sanità pubblica necessaria a prevenire l’insorgenza di queste epatiti”.