(Adnkronos) – “Il 25 aprile ci ricorda che resistere è necessario, è un dovere, ieri come oggi. Ovunque la giustizia e la dignità vengano attaccate, umiliate, distrutte, ora e sempre resistenza. Questo deve essere lo slogan, il grido che sempre deve accompagnare il nostro atteggiamento verso la guerra”. Così la senatrice a vita Liliana Segre, che fu deportata ad Auschwitz, in un messaggio inviato e letto da una studentessa alla manifestazione ‘La Resistenza è un bel futuro’ che si sta tenendo nel teatro Kursaal Santalucia di Bari, nel 77esimo anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo.
“La nostra festa, quella del 25 aprile – ha aggiunto – la festa di tutti i democratici, degli antifascisti, la festa della nostra Repubblica, ricorda il giorno in cui cominciammo a liberarci con le nostre forze e con il nostro sangue, il giorno in cui i partigiani, insieme agli alleati della coalizione antifascista dettero l’ultimo colpo alla guerra dell’invasore nazifascista. Ma è una festa che oggi come sempre – ha sottolineato Segre – parla anche al nostro presente, ad un presente di guerra che ci si impone prepotentemente, dove una potenza aggredisce e sanguinosamente distrugge un Paese sovrano nel cuore dell’Europa, ma un presente segnato ancora anche dalla pandemia, con i suoi costi umani e sociali.
“Esiste ancora oggi un problema fascista, un’attualità dei pericoli della violenza, della discriminazione, della menzogna come stile di vita”, ha evidenziato. “Per questo bisogna sempre tenere la guardia alta”.