“L’esercito russo rimarrà per sempre descritto nella storia come il più barbaro e disumano del mondo”. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky attraverso il consueto videomessaggio quotidiano, torna a parlare dell’esercito invasore. Lo fa utilizzando parole dure, che descrivono i russi come ‘l’origine del male’.
Ha detto Zelensky: “L’uccisione mirata di civili e la distruzione di edifici residenziali con tutti i tipi di armi, comprese quelle vietate dalle convenzioni internazionali: questo è proprio il marchio di fabbrica dell’esercito russo e questo marcherà davvero la Federazione Russa come la fonte del male”, ha accusato il presidente ucraino.
Il quale ha parlato della difesa di Mariupol, accerchiata da giorni dai russi. L’ultimo avamposto in mano agli ucraini, l’acciaieria di Azovstal, potrebbe cadere nelle prossime ore: “La situazione a Mariupol – dice il presidente ucraino – rimane invariata, la più grave possibile. L’esercito russo sta bloccando qualsiasi tentativo di organizzare corridoi umanitari e salvare il nostro popolo”.
Spiega Zelensky: “Gli occupanti stanno cercando di effettuare la deportazione o addirittura la mobilitazione dei residenti locali che sono caduti nelle loro mani. Il destino di decine di migliaia di residenti di Mariupol che erano stati trasferiti nel territorio controllato dalla Russia è sconosciuto”. “Nel sud del nostro Paese, gli occupanti stanno cercando di dimostrare almeno qualcosa che può essere presentato in Russia come una presunta disponibilità degli ucraini a cooperare con le strutture russe. E’ patetico”.
Il presidente ucraino torna poi a parlare della richiesta di armi: “Se avessimo accesso a tutte le armi di cui abbiamo bisogno, che i nostri partner hanno e che sono paragonabili a quelle usate dalla Federazione Russa, avremmo già posto fine a questa guerra. Avremmo già ristabilito la pace e liberato il nostro territorio dagli occupanti perché la superiorità dell’esercito ucraino in tattica e saggezza è abbastanza ovvia. Non è giusto che l’Ucraina sia ancora costretta a chiedere ciò che i suoi partner hanno immagazzinato da qualche parte per anni. Se hanno le armi di cui l’Ucraina ha bisogno qui e ora, se hanno le munizioni di cui abbiamo bisogno qui e ora, è loro dovere morale innanzitutto aiutare a proteggere la libertà. Aiutare a salvare la vita di migliaia di ucraini”.