(Adnkronos) – E’ stato accusato di resistenza per aver “cambiato la traiettoria dei suoi movimenti” e “accelerato il passo” manifestando così “resistenza attiva” Vladimir Kara-Murza. Il dissidente russo, che ha duramente attaccato l’invasione russa dell’Ucraina in un’intervista alla Cnn, è stato condannato a 15 giorni di carcere, dopo che agenti lo hanno fermato mentre scendeva dalla sua auto sotto casa.
Ma tutti quelli che hanno partecipato al processo, ha scritto oggi il dissidente sul Washington Post, sapevano “che l’unica ragione per il mio arresto era la mia posizione politica e, soprattutto, contro la guerra”.
Vicino a Boris Nemtsov, il politico liberale russo assassinato a Mosca nel 2015, Kara-Murza è sopravvissuto a due misteriosi avvelenamenti nel 2015 e il 2017. “Ce la possiamo fare. La Russia sarà libera. Non ne sono mai stato sicuro come oggi”, ha scritto sul Washington Post è Kara-Murza in un articolo mandato tramite il suo avvocato dal carcere di Mosca dove è rinchiuso da lunedì.
“Quando vi dicono che nessuno protesta contro la guerra in Russia, non credeteci”, scrive Kara-Murza, raccontando che centinaia di persone vengono arrestate per le proteste ma “non vi sono più media in Russia che possono parlarne”. Nella stazioni di polizia dove è stato portato, il dissidente ha detto di aver incontrato due giovani donne fermate per scritte sui muri contro la guerra, mentre nel centro di detenzione dove si trova ci sono un uomo e una donna arrestati per aver protestato per i morti di Bucha e studenti dell’Alta scuola di economia che avevano partecipato ad una manifestazione contro la guerra.