“Sono trascorsi otto anni dalla scomparsa di Oriana Fallaci, una delle giornaliste e scrittrici più importanti del nostro Paese. Una persona capace di raccontare, nel corso della sua brillante carriera, fatti e accadimenti con unonestà intellettuale comune a pochissime personalità. Le sue intuizioni sul pericolo islamico si sono puntualmente avverate. Il terrorismo di Al Qaeda prima e dellIsis poi rappresentano una minaccia per la democrazia e per tutto lOccidente”. Lo dichiara, in una nota, Marco Pomarici, consigliere dellAssemblea Capitolina.
“La Fallaci, nella sua analisi – aggiunge Pomarici – riteneva che la crescente pressione esercitata negli ultimi anni dall’immigrazione islamica verso l’Europa, e l’Italia in particolare, unita a scelte politiche, rappresentasse una strategia studiata attentamente a tavolino. Secondo la scrittrice fiorentina, staremmo assistendo ad un pianificato tentativo del mondo musulmano di islamizzazione dell’Occidente, basato su quelle che, a suo parere, rappresentano le strutture portanti del Corano. La sua convinzione trarrebbe testimonianza da oltre un millennio di conflitti e ostilità tra musulmani e cristiani, tentativo che dovrebbe inevitabilmente portare ad uno scontro di civiltà. Io, da presidente dellAssemblea Capitolina ebbi lidea, nel 2009, di intitolarle la Sala Stampa presente in Aula Giulio Cesare in virtù delle sue battaglie difesa della libertà e della democrazia. Sarebbe ora che la Capitale le rendesse merito dedicandole una via”.
“La Fallaci, nella sua analisi – aggiunge Pomarici – riteneva che la crescente pressione esercitata negli ultimi anni dall’immigrazione islamica verso l’Europa, e l’Italia in particolare, unita a scelte politiche, rappresentasse una strategia studiata attentamente a tavolino. Secondo la scrittrice fiorentina, staremmo assistendo ad un pianificato tentativo del mondo musulmano di islamizzazione dell’Occidente, basato su quelle che, a suo parere, rappresentano le strutture portanti del Corano. La sua convinzione trarrebbe testimonianza da oltre un millennio di conflitti e ostilità tra musulmani e cristiani, tentativo che dovrebbe inevitabilmente portare ad uno scontro di civiltà. Io, da presidente dellAssemblea Capitolina ebbi lidea, nel 2009, di intitolarle la Sala Stampa presente in Aula Giulio Cesare in virtù delle sue battaglie difesa della libertà e della democrazia. Sarebbe ora che la Capitale le rendesse merito dedicandole una via”.