RENZI AL PARLAMENTO SUL VERTICE UE:

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    Alla vigilia del vertice europeo di domani e dopodomani a Bruxelles, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha illustrato, prioma al Senato e poi alla Camera , la posizione dell ’Italia sulle prospettive dell’Unione a guida Junker.  “L’Italia si presenta a questo vertice” -ha detto Renzi-  avendo “mantenuto l’impegno ad aprire alcuni cantieri di riforma credibile”,. “Ma ora c’e’ bisogno di uno scatto in più: la consapevolezza di ciò che siamo e rappresentiamo”. Il passo in avanti” compiuto in Ue “è indubitabile“. E dovrà “concretizzarsi nelle scelte” della commissione guidata da Juncker. “Saremo inflessibili nel Parlamento europeo ma anche attenti e gelosi custodi del valore della scommessa di Juncker nel Consiglio europeo”, ha spiegato Renzi. “L’Europa o sarà una comunità o non non sarà. Perché se deve diventare una somma di burocrazie, ne abbiamo a sufficienza a casa nostra per innamorarci di altri approcci burocratici”.  Per il premier Renzi “mentre il mondo rallenta ma continua a crescere, l’eurozona ed in particolare l’Italia ancora soffrono le conseguenze di una linea politica che in questi anni ha privilegiato il rigore e l’austerity rispetto alla crescita”. Quanto alla  lettera Ue sulla manovra economica contenuta dalla legge di stabilità, si tratta – ha precisato il Premier- di una procedura  naturale, non basta questa per parlare di “bocciatura”. Si può parlare – ha detto ironicamente riferendosi alla lettera in cui si richiedono chiarimenti al governo italiano, di un  “emblematico genere letterario” che sta “suscitando entusiasmo e passione di parte di noi e dei media”: ma “è naturale, per le nuove procedure, che quando mandi la legge Stabilità si inizi a discutere, a verificare i punti”.E’ evidente – ha aggiunto ancora Renzi-  che il tema dei 300 mld di investimenti, che per noi sono un grande elemento di novità” sarà nel comunicato, “nel draft” finale del Vertice Ue che “sarà approvato venerdì” ma “è evidente che la definizione e la declinazione di questi investimenti saranno assenti dal dibattito sinche Juncker non assumerà” il “proprio incarico”: possiamo “limitarci a inserire la dizione ’addizionali’” ma non ancora in grado di “declinarli”.