(Adnkronos) – “Questo è un anno di conferma della ripartenza. Noi abbiamo un palinsesto ricco, fino a giungo sono già 32 le fiere in programma, tra cui alcune molto importanti, come il Salone del Mobile a giugno. In questo momento le adesioni sono buone, ci sono molti espositori che arrivano, abbiamo avuto conferme da parte delle aziende e dei buyer”. A dirlo all’Adnkronos è Luca Palermo, amministratore delegato e direttore generale di Fiera Milano, scattando una fotografia del comparto fieristico e degli impatti a livello economico con il settore ripartito ormai a pieno regime.
“Le prime fiere di inizio dell’anno sono andate bene – osserva Palermo – come quelle della moda, andate oltre le previsioni di visita, e sono una conferma ulteriore di quello che stiamo pensando. Dopo il Salone del Mobile abbiamo inoltre il nostro convegno export che tornerà a Milano dopo un po’ di anni”. I segnali positivi, “ci sono tutti – evidenzia Palermo -. C’è la volontà di tornare in presenza, e anche degli internazionali, soprattutto dell’Europa, del Nord America e dei mercati del Golfo, quindi c’è una mobilitazione internazionale molto importante”.
Per quanto riguarda l’impatto della ripartenza in termini economici e sul sistema Paese, “non siamo in grado di stimare oggi l’indotto – precisa Palermo -. Fiera valeva, solo per quanto riguarda l’impatto lombardo, 8 miliardi di euro e 45,5 miliardi di euro di vendite che si facevano all’interno del quartiere. Questa ripartenza avrà un impatto che saremo in grado di misurare a breve”. Del resto, fa notare Palermo, “basta vedere quello che è stato fatto nei tre mesi di apertura nel 2021, quando abbiamo riaperto e basta vedere che cosa è successo alla città, con 8 milioni di visitatori nel quartiere. Ha ripopolato la città, ha ripopolato gli alberghi e questo è quello che noi pensiamo succederà anche nei prossimi mesi”.
A pesare sul futuro restano tuttavia delle incognite legate agli scenari geopolitici internazionali, come la guerra in Ucraina. “Chiaramente abbiamo delle incertezze per quello che sta avvenendo oggi – spiega Palermo – ma questa cosa non sta fermando la voglia di partecipare in presenza in fiera”.