La notizia del presunto avvelenamento dell’oligarca russo Roman Abramovich, presente ai primi negoziati tra Ucraina e Russia, ha gettato un’ombra sulle trattative tra i due paesi. Che, ancora oggi, in Turchia, cercano di avvicinare distanze quasi incolmabili. L’ex presidente del Chelsea ha parlato dello stato in cui si è trovato pochi giorni dopo l’incontro di inizio marzo.
Motivo per cui, il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, secondo quanto riporta Sky News, avrebbe invitato i negoziatori ucraini a non bere e a non mangiare. Ma non solo: “Consiglio a chiunque si trovi a negoziare con la Federazione russa di non mangiare o bere e preferibilmente evitare di toccare qualunque superficie“.
Oggi, a Istanbul, è in corso un nuovo round dei negoziati, a cui è presento proprio Abramovich. L’obiettivo dell’Ucraina è quello di garantire un cessate il fuoco. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha parlato ai delegati russi e ucraini giunti a Istanbul per proseguire i colloqui: “Con una pace giusta in Ucraina non ci sarà nessuno sconfitto”.
Ha detto ancora Erdogan: “Siamo entrati in una fase in cui i colloqui devono portare a risultati concreti. Entrambe le parti hanno preoccupazioni legittime, è possibile raggiungere una soluzione accettabile per la comunità internazionale. Spetta a entrambe le parti porre fine a questa tragedia, l’estensione del conflitto non è nell’interesse di nessuno”.