Il conflitto bellico in corso da diversi giorni in Ucraina può accentuare i problemi di ansia nelle persone più sensibili. Come fare per rimediare? Lo abbiamo domandato alla Dott.ssa Silvia Parisi, psicologa a Torino.
Prima di tutto, è possibile dare una definizione di ansia?
Questo disturbo può dare origine a vari sintomi, come per esempio la tachicardia, la sensazione di confusione, la mancanza di aria, il timore di perdere il controllo e la nausea. Nel momento in cui una persona sperimenta uno stato di ansia, pensa di stare per svenire o di soffocare; così, i sintomi fisici finiscono per peggiorare, fino al concretizzarsi di un attacco di panico. L’ansia può essere causa di fobie come l’agorafobia, ed è frequente tra chi soffre di disturbi ossessivi compulsivi. La sudorazione intensa e le vertigini sono altri due sintomi tipici, insieme con l’alterazione del respiro, i tremori e la tensione muscolare.
Che cosa succede quando si soffre di ansia?
I soggetti che soffrono di disturbi di ansia vivono con la paura di stare male, e quindi decidono di rinunciare a situazioni che in passato hanno provocato delle crisi. Per esempio, se si ha paura di essere colpiti da un attacco di panico si cerca di evitare di mettersi alla guida o di parlare in pubblico. La paura dei sintomi correlati all’ansia può condurre a rinunciare a sfide quotidiane, a relazioni amorose o perfino a incarichi di lavoro; quella che ne scaturisce è una vita piuttosto limitata. In particolare, l’agorafobia porta a evitare i luoghi affollati e a temere i ristoranti, i cinema, i centri commerciali, i mezzi di trasporto pubblici e più in generale tutti quegli scenari da cui potrebbe non essere facile andare via.
Che rapporto c’è fra ansia e disturbo ossessivo compulsivo?
L’ansia nel disturbo ossessivo compulsivo deriva, appunto, da una ossessione, vale a dire un pensiero inaccettabile a causa del quale il soggetto si rende protagonista di azioni – la compulsione – che gli permettono di sentirsi meglio e di rassicurarsi. Non c’è una sola forma di disturbo ossessivo compulsivo, ma esistono varie declinazioni: il disturbo da controllo, quello da contaminazione, e così via. Nel caso di una fobia, invece, i sintomi di ansia compaiono di fronte a una specifica situazione o a un determinato oggetto, definito oggetto fobico. Per le fobie sociali, sono le situazioni interpersonali a innescare i sintomi ansiosi, con un evidente peggioramento delle condizioni di salute mentale.
L’ansia e la depressione sono la stessa cosa?
No, ma solo collegate. Nel momento in cui, con il passare del tempo, l’ansia tende a peggiorare, può succedere che la persona abbia a che fare con emozioni di scoraggiamento e di tristezza, a detrimento dell’umore. Qualora una cura per l’ansia già attuata non abbia garantito i risultati auspicati, è inevitabile che si riduca la fiducia nella possibilità di giungere a un trattamento efficace. In parecchie situazioni di ansia e di depressione si può ricorrere alla psicoterapia cognitivo comportamentale.
I disturbi di ansia quindi devono essere curati con una terapia?
Diciamo che una cura è indispensabile se i sintomi dell’ansia si presentano con una certa frequenza e per lunghi periodi di tempo, ma anche se sono troppo intensi in proporzione alla situazione in cui si presentano. Ovviamente, un adeguato intervento terapeutico deve essere preso in considerazione anche quando l’evitamento di situazioni di ansia ha ripercussioni sulle scelte di vita. I problemi di ansia coinvolgono più o meno il 10% della popolazione, e le manifestazioni di ansia si possono concretizzare sotto forma di disturbo post traumatico da stress, di disturbo d’ansia generalizzato, di agorafobia o di attacchi di panico.
Il modus operandi della dottoressa Silvia Parisi
Silvia Parisi non è solo psicologa, ma anche sessuologa e psicoterapeuta: si può fare affidamento sulla sua professionalità per usufruire di consulenze psicologiche di famiglia, di coppia o individuali. Inoltre, è specializzata in percorsi di sostegno psicologico e di crescita personale, con l’applicazione di tecniche di mindfulness e di rilassamento che possono essere utilizzate in presenza di disturbi alimentari o di depressione, ma anche per ansia e attacchi di panico. La dottoressa Parisi si occupa anche di percorsi di crescita personale grazie a cui si può acquisire fiducia nelle proprie capacità.