Crisi trasporto pubblico a Viterbo: in bilico la Francigena. Il commissario straordinario ha incaricato una società di professionisti di Pisa di realizzare una “due diligence”: un’attività di approfondimento utile all’amministrazione per conoscere a fondo la società di cui è proprietaria; i suoi numeri, la sua efficacia, strutturale e non solo.
Un percorso che però non rassicura i sindacati di categoria spaventati dall’ipotesi svendita dei pezzi migliori. “Nessuno svenda la Francigena”.A lanciare l’allarme Uil trasporti, Faisa Cisal e Ugl trasporti: “Pur riconoscendo le funzioni del commissario, e la possibilità di una due diligence non possiamo rimanere in silenzio. Gli sforzi dell’amministrazione e dei dipendenti, in un momento storico che ha visto l’economia in generale e il trasporto pubblico locale in difficoltà per la pandemia’, hanno permesso, dicono, di tenere un ”livello dei servizi adeguato e a limitare le perdite.”
“A tal fine – proseguono – abbiamo condiviso con l’amministratore unico scelte per la ristrutturazione della busta paga dei dipendenti, riqualificato personale e offrire servizi migliori tentando di ottimizzare le risorse e ridurre i costi”. Le perdite, in una fase di lockdown coi bus vuoti, sono state oggettive. Pertanto, proseguono le sigle “non vorremmo che questa operazione servisse a prestare il fianco a qualcuno interessato, non al bene della società, ma alla privatizzazione di qualche servizio che fa particolarmente gola.”, sostengono, in riferimento ad esempio a parcheggi e farmacie che però, in Francigena sono un fondamento per l’equilibrio economico e il regolare svolgimento di servizi pubblici. “Chiunque pensi di fare cassa con la società, bene comune di tutti i cittadini di Viterbo, avrà la nostra più ferma opposizione”.