(Adnkronos) – Un’indagine di NewsGuard ha rilevato che su TikTok vengono forniti agli utenti contenuti falsi e fuorvianti sulla guerra in Ucraina entro 40 minuti dalla loro registrazione sull’app, senza bisogno che essi eseguano attivamente alcuna ricerca sull’argomento.
INewsGuard ha rilevato che la ricerca di contenuti usando termini generici legati al conflitto, come ad esempio “Ucraina” o “Donbass”, ha portato al suggerirmento didiversi video che contenevano disinformazione tra i primi 20 risultati proposti.
I risultati di NewsGuard, secondo una nota relativa all’indagine, confermano che l’assenza di un’efficace categorizzazione e moderazione dei contenuti, unita alla capacità dell’app di proporre agli utenti contenuti che li invogliano a continuare la navigazione, hanno reso la piattaforma un terreno fertile per la diffusione della disinformazione.
Nel marzo 2022, un team di sei analisti di NewsGuard ha creato dei nuovi account su TikTok e ha eseguito due esperimenti ideati per simulare un normale utilizzo dell’app. Nel primo esperimento, agli analisti è stato chiesto di scorrere il feed personalizzato “Per Te” per 45 minuti, guardando tutti i video relativi al conflitto Russia-Ucraina per intero, ma senza seguire alcun account o eseguire alcuna ricerca.
Entro 40 minuti dalla loro registrazione su TikTok, a tutti gli analisti di NewsGuard sono stati mostrati contenuti falsi o fuorvianti sulla guerra in Ucraina.
Tali informazioni false erano in alcuni casi a favore della Russia, in altri dell’Ucraina.
Tra le affermazioni false diffuse anche dal Cremlino: i filmati provenienti dalla guerra in Ucraina sono falsi; l’Ucraina è governata da una giunta neonazista; gli Stati Uniti possiedono una rete di laboratori di armi biologiche in Ucraina; Vladimir Putin e la Russia non sono gli aggressori in questo conflitto e gli Stati Uniti hanno orchestrato la rivoluzione del 2014 in Ucraina.
Altre affermazioni false o contenuti di disinformazione: le forze statunitensi sono “in arrivo” in Ucraina; l’immagine di Putin è stata aggiunta digitalmente nel filmato della conferenza stampa del 5 marzo 2022 per nascondere il fatto che il Presidente non si trovasse a Mosca; un video del presidente dell’Ucraina Zelensky “là fuori che combatte per il suo paese”, che in realtà è stato girato nel 2021; video del “Ghost of Kiev” che abbatte sei jet russi, immagini in realtà provenienti dal videogioco Digital Combat Simulator; un video di uno scontro a fuoco “dell’esercito ucraino contro la Russia”, che in realtà risale al 2015 e mostra le truppe del governo ucraino che combattono i ribelli filo-russi nell’est del paese.
Alcune delle informazioni non corrette presentate agli analisti erano già state identificate come parte della propaganda del Cremlino nel Centro di monitoraggio della disinformazione sul conflitto Russia-Ucraina di NewsGuard.
Ad esempio, a 29 minuti dal suo ingresso su TikTok, a un’analista di lingua francese è stato mostrato il video di un discorso di Vladimir Putin in cui affermava che “i neonazisti di oggi hanno preso il potere in Ucraina” e che la responsabilità di qualsiasi spargimento di sangue nel paese ricade su chi governa l’Ucraina. Al 14 marzo 2022, questo video è stato visto 1,7 milioni di volte e condiviso più di 15.000 volte.
Nel giro di 36 minuti, allo stesso analista è stato mostrato un video, pubblicato lo scorso 5 marzo, di un uomo che affermava che “tutte le immagini di questa pseudo-guerra sono false. Non ci sono immagini provenienti dall’Ucraina, anche i soldati Spetsnaz russi non possono avere smartphone per filmare nulla, quindi tutte le immagini che avete visto sui media sono false”.
Al 14 marzo 2022, nove giorni dopo la sua pubblicazione, il video è stato visto 153.000 volte.
Altri video dipingevano un quadro fuorviante della situazione sul terreno, mostrando un presunto predominio militare ucraino. Tra questi, vi sono video tratti da videogiochi – che simulano immagini reali – di un jet da combattimento ucraino, noto come “the Ghost of Kiev”, che abbatte sei aerei russi.
Verso la fine dell’esperimento durato 45 minuti, i feed degli analisti erano quasi esclusivamente popolati da contenuti – alcuni accurati e altri falsi – relativi alla guerra in Ucraina, senza alcuna distinzione tra disinformazione e informazioni provenienti da fonti affidabili.
In un momento in cui le false narrazioni sul conflitto Russia-Ucraina stanno proliferando nello spazio online, nessuno dei video presentati ai nostri analisti dall’algoritmo di TikTok conteneva avvertimenti, né informazioni sull’affidabilità della fonte, di fact-checking o di contesto, in grado di responsabilizzare gli utenti nella selezione di informazioni affidabili.
Il secondo esperimento effettuato dagli analisti di NewsGuard consisteva nell’effettuare ricerche utilizzando termini generici che gli utenti di TikTok potrebbero utilizzare per trovare informazioni sul conflitto. I termini di ricerca erano Ucraina, Russia, Guerra, Kiev e Donbass.
Quando gli analisti hanno effettuato la ricerca per almeno uno di questi termini, tra i primi 20 video suggeriti da TikTok ce n’erano alcuni che contenevano affermazioni false o fuorvianti.
Ad esempio, durante la ricerca condotta da un’analista italiana di NewsGuard con il termine “Ucraina”, il secondo dei venti video proposti conteneva la falsa affermazione, diffusa anche dal Cremlino, secondo cui la guerra in Ucraina è stata il risultato di un genocidio perpetrato nel Donbass dalle autorità ucraine.
Dopo aver inserito il termine “Donbass” nella barra di ricerca, TikTok ha presentato a un analista negli Stati Uniti un video in cui si affermava erroneamente che i neonazisti sono “ovunque” in Ucraina e che “il governo ucraino usa le milizie neonaziste per mantenere il controllo dell’Ucraina”. Il video è stato il quinto risultato suggerito dalla piattaforma.
Oltre ai contenuti chiaramente falsi comparsi tra i risultati di ricerca di TikTok, la piattaforma ha anche suggerito agli analisti di NewsGuard fonti affidabili, tra cui Sky News, The Telegraph.
Su TikTok, tali fonti affidabili vengono solitamente identificate da un segno di spunta blu. Eppure, nei risultati di ricerca sulla piattaforma, i contenuti che pubblicano queste fonti sono accostati ad altri video che diffondono la propaganda del Cremlino, senza alcuna ulteriore distinzione tra i due tipi di contenuto. In particolare, TikTok non fornisce alcuna informazione sull’affidabilità delle fonti di notizie sulla sua piattaforma.
Inoltre, nonostante TikTok abbia bloccato il canale di propaganda statale russo RT dalla sua piattaforma, il profilo della direttrice di RT, Margarita Simonyan, presenta ancora il segno di spunta blu “di verifica”, e ha totalizzato 13,5 milioni di visualizzazioni con 16 video sul conflitto pubblicati in una settimana, secondo quanto riferito dall’Institute for Strategic Dialogue, un think tank che si occupa di studiare gli estremismi.