GIANICOLO, ASSOCIAZIONE CARLO MACRO: VIA LE ROULOTTE ABUSIVE

     
     
    Si tratta di quella forma di ’assistenza’ praticata dalla stessa Comunità che consiste nell’ospitare i clochard nelle numerose roulotte sparse nella città, ai bordi delle strade, in barba ad ogni forma di legalità, costringendo gli indigenti di qualsiasi tipo (malati, folli, pregiudicati ecc.) a vivere in modo a dir poco precario, al freddo in inverno, al caldo in estate, senza acqua, senza luce, senza bagni e quindi senza il minimo igiene, senza rapporti sociali, insomma senza i minimi confort di cui abbiamo tutti bisogno, e in più in balia di qualsiasi male intenzionato, innescando nella città coni d’ombra in cui, oltre che prestare il fianco ad ogni tipo di attività malavitosa, si alimenta ancor più emarginazione, intolleranza e insicurezza”. Lo afferma in una nota Giuliana Bramonti presidente della Associazione Carlo Macro (il ragazzo ucciso il 17 febbraio scorso proprio al Gianicolo di cui la Bramonti era la madre, ndr.) per la cultura della Legalità in merito alle proteste della Comunità di S. Egidio contro rimozione delle roulotte abusive.
    “Tale indegno e ipocrita modo di fare carità cristiana ha già fatto molti danni – aggiunge – Ha forse dimenticato la Comunità che il 17 febbraio scorso il giovane Carlo Macro è stato ucciso proprio da un clochard con gravissimi precedenti penali che viveva in una di queste roulotte messa a disposizione proprio da loro stessi ? Ha forse dimenticato che tale episodio ha distrutto una famiglia? Con quale coraggio propone ancora questo falso modo di fare assistenza? La Comunità, invece di recriminare sulla doverosa azione dell’Amministrazione capitolina dovrebbe avere il senso civico di prendersi la responsabilità delle proprie azioni. Ad esempio, mettendo a disposizione gli innumerevoli stabili, in qualche caso anche pregiati, donati loro in anni e anni da numerosi enti e cittadini di buona volontà affinchè venissero utilizzati proprio per l’accoglienza, l’assistenza e l’ospitalità dei poveri e disadattati, non per chi non ne ha bisogno. Un grande grazie e infinito sostegno alla amministrazione capitolina per aver preso questa iniziativa a favore dei poveri e del cittadini tutti”.