(Adnkronos) – “Penso che la Cina, per la sua importanza e per il suo ruolo nel contesto geopolitico, sia l’unica vera realtà che potrebbe imporre una soluzione al conflitto, agendo soprattutto su Putin”. A dirlo all’Adnkronos è Mario Boselli, presidente della Fondazione Italia Cina e dell’Istituto italo cinese, analizzando la crisi in Ucraina. “Dopodiché – osserva Boselli – va capita la volontà politica di fare un passo del genere. La Cina si sta muovendo con calma e ponderazione, un atteggiamento tipicamente cinese ma che contrasta con la gravità della situazione, che invece richiederebbe di intervenire in modo più deciso”.
Per Boselli un coinvolgimento della Cina nel conflitto, anche solo indiretto, avrebbe un impatto “negativo” anche sui rapporti commerciali con il nostro Paese e con il resto del mondo. “E’ da evitare come la peste – evidenzia Boselli -. Non farebbe altro che prolungare le ostilità. Invece, un ruolo della Cina come ‘strumento’ per trovare una soluzione equilibrata sarebbe altamente auspicabile, sennò non si va da nessuna parte. Israele e la Turchia possono contribuire a una soluzione ma non da agire da soli”.
Quanto al vertice a Roma tra il consigliere alla Sicurezza nazionale americano, Jake Sullivan e il capo della diplomazia del Partito comunista cinese, Yang Jiechi, per Boselli è stato “abbastanza deludente”. E aggiunge: “Credo sia stata un’azione propedeutica ad evitare che la Cina potesse aiutare la Russia, anche dal punto di vista militare. Io però avrei auspicato un’iniziativa per trovare una soluzione al conflitto”. Un obiettivo al quale anche il nostro Paese potrebbe contribuire in maniera più diretta. “L’Italia – sottolinea Boselli – essendo parte della comunità europea non può fare politica estera autonomamente. Però può avere un ruolo in Europa che a mio giudizio non sta avendo, è lì che galleggia. Se l’Italia facesse di più, anche spingendo l’Europa ad essere più attiva, sarebbe auspicabile. Tutti vogliamo uscire da questo conflitto e le situazioni attendiste non aiutano”.
Nonostante la gravità degli eventi, Boselli resta ottimista: “Ho l’angoscia nel cuore – ammette – ma sono convinto che presto il conflitto si risolverà. Credo che la Cina, soprattutto in un momento di debolezza della Russia, possa portare più miti consigli. Non immagino la Cina al fianco della Russia militarmente ma dal punto di vista economico finanziario sì. Oggi si parla di yuan digitale e credo possa aiutare Mosca a uscire dal suo stato di isolamento finanziario. Non credo sia una misura che prolunghi le ostilità”.