“E giusta la protesta degli albergatori romani sullaumento indiscriminato della tassa di soggiorno che, pare, arriverà anche a sette euro per notte”. A dichiararlo è Antonfrancesco Venturini, in una nota, Coordinatore per Roma Capitale dei Popolari per lItalia.
“Un settore strategico come il turismo, che costituisce la vera ricchezza della Capitale, non può essere concepito come un bancomat solo per fare cassa quando serve – afferma Venturini – Lincremento dei costi si riverserà sugli utenti e ne risentirà la competitività della nostra Città rispetto alle concorrenti europee. La
preoccupazione dovrebbe essere quella di implementare e non frenare lofferta impantanandola in burocrazia e balzelli”. “E veramente singolare avverte Venturini – che in una delle più importanti metropoli del mondo, la quale, come le pochissime che sono state, almeno in un periodo storico, capitali di un impero, ha una fortissima attrattività per i visitatori, non sia stato istituito uno specifico assessorato al Turismo, relegando la materia ad una delle numerose deleghe dellassessorato alle Attività Produttive, che si deve occupare di politiche del commercio, dell’industria e dell’artigianato, di affissioni e pubblicità, dello sportello unico
delle attività produttive, dellinnovazione tecnologica e reti informative, della promozione e coordinamento eventi nel settore moda e , poi, se resta tempo, delle politiche del turismo”. Per Venturini “appare assolutamente necessario programmare una specifica offerta culturale e di intrattenimento indirizzata al
turista, razionalizzare e promuovere i flussi nelle loro specificità; turismo sostenibile per i residenti e di qualità di cui deve rispondere lAmministrazione capitolina con il concorso dei cittadini e dei turisti stessi, da sensibilizzare con unapposita e ripetuta campagna sul corretto uso della città; vantaggi potranno derivare dal rafforzamento del polo fieristico espositivo con la nuova fiera, dal palazzo dei congressi, dal potenziamento della rete dei trasporti e dallofferta culturale e museale; non da ultimo appare fondamentale le istituzione di un Ufficio specifico per la promozione di Roma in tutto il mondo specialmente come centro privilegiato per eventi fieristici e congressuali. Insomma bisogna dare al settore quella dignità e centralità che merita”.
“Un settore strategico come il turismo, che costituisce la vera ricchezza della Capitale, non può essere concepito come un bancomat solo per fare cassa quando serve – afferma Venturini – Lincremento dei costi si riverserà sugli utenti e ne risentirà la competitività della nostra Città rispetto alle concorrenti europee. La
preoccupazione dovrebbe essere quella di implementare e non frenare lofferta impantanandola in burocrazia e balzelli”. “E veramente singolare avverte Venturini – che in una delle più importanti metropoli del mondo, la quale, come le pochissime che sono state, almeno in un periodo storico, capitali di un impero, ha una fortissima attrattività per i visitatori, non sia stato istituito uno specifico assessorato al Turismo, relegando la materia ad una delle numerose deleghe dellassessorato alle Attività Produttive, che si deve occupare di politiche del commercio, dell’industria e dell’artigianato, di affissioni e pubblicità, dello sportello unico
delle attività produttive, dellinnovazione tecnologica e reti informative, della promozione e coordinamento eventi nel settore moda e , poi, se resta tempo, delle politiche del turismo”. Per Venturini “appare assolutamente necessario programmare una specifica offerta culturale e di intrattenimento indirizzata al
turista, razionalizzare e promuovere i flussi nelle loro specificità; turismo sostenibile per i residenti e di qualità di cui deve rispondere lAmministrazione capitolina con il concorso dei cittadini e dei turisti stessi, da sensibilizzare con unapposita e ripetuta campagna sul corretto uso della città; vantaggi potranno derivare dal rafforzamento del polo fieristico espositivo con la nuova fiera, dal palazzo dei congressi, dal potenziamento della rete dei trasporti e dallofferta culturale e museale; non da ultimo appare fondamentale le istituzione di un Ufficio specifico per la promozione di Roma in tutto il mondo specialmente come centro privilegiato per eventi fieristici e congressuali. Insomma bisogna dare al settore quella dignità e centralità che merita”.