in Aula con maglie di protesta “Roma vuole il Prip della Leonori”

    Cartelloni, protesta in Aula: “Roma vuole il Prip della Leonori”
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    Cartelloni, protesta in Aula: “Roma vuole il Prip della Leonori”
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     In Aula per protesta e indossano magliette rosse con su scritto: ’Roma vuole il Prip della Leonori’. L’appello è dei cittadini di Basta cartelloni, il comitato contro i cartelloni selvaggi nato nel 2011 in seguito all’incidente in scooter causato proprio da un impianto abusivo che costò la vita a due ragazzi. Oggi l’associazione è tornata a manifestare, con una protesta-presidio pacifica e silenziosa, in occasione dell’apertura dei lavori dell’Assemblea capitolina, chiamata ad approvare le delibere propedeutiche collegate al bilancio di previsione 2014. Tra queste c’è anche il Prip, il Piano regolatore degli impianti pubblicitari, già lincenziato in giunta e ora al vaglio dell’Aula Giulio Cesare. Roma lo attende del 1993. “Vogliamo il Prip così come uscito dalla Giunta, non vogliamo modifiche”, ha spiegato Filippo Guardascione, portavoce dell’associazione, messa in allerta dall’ipotesi di un emendamento di maggioranza che destinerebbe una quota del totale degli impianti, il 15-20%, ad affidamenti fuori bando.  Il provvedimento così come redatto dall’assessore alla Roma produttiva, Marta Leonori, “è l’unico strumento che puo’ garantire a Roma, violentata dall’abusivismo, decoro e servizi come bike sharing, toilette pubbliche e manutenzione del verde, tutti servizi che nel resto del tutto mondo vengono pagati con la pubblicita’ e che solo Roma non ha, proprio a causa del caos attuale”. Bastacartelloni, quindi, dice “no ai cartelloni fuori bando, che causerebbero una pioggia di ricorsi al Tar che bloccherebbe il procedimento per altri trent’anni”. La protesta arriva dopo la polemica che ha investito nelle ultime ore un altro settore che attende la sua rivoluzione, quello dei camion bar. A sollevare il polverone l’emendamento della la maggioranza Pd, che in Aula ha deciso di ridurre gli aumenti di suolo pubblico per gli ambulanti del 650% rispetto a quanto stabilito da sindaco e giunta. Per i cartelloni si ha paura di un secondo “blitz”. 

     

     

     

     

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