(Adnkronos) – L’Onu ha proibito al suo staff di usare i termini “guerra” e “invasione” in relazione a quanto accade in Ucraina? le Nazioni Unite smentiscono il contenuto di un articolo dell’Irish Times. Il quotidiano cita una email mandata al personale Onu, nel quale si vieta anche di mettere bandiere ucraine sui profili social.
L’obiettivo è mantenere l’imparzialità del personale dell’Onu, dopo che la Russia ha bandito il termine “invasione”. “Usate ‘conflitto’ o ‘offensiva militare’ e NON ‘guerra’ o ‘invasione’ quando vi riferite alla situazione in Ucraina” – si legge nella mail – “come funzionari internazionali abbiamo la responsabilità di essere imparziali”.
“È difficile credere che le Nazioni Unite possano essenzialmente imporre lo stesso tipo di censura che il Cremlino impone ora all’interno della Russia, vietando l’uso delle parole “guerra” e “invasione” tra il personale delle Nazioni Unite. Esorto le Nazioni Unite a smentire rapidamente queste notizie se sono false. In gioco c’è la reputazione delle Nazioni Unite”, dice il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba commentando l’articolo.
L’Onu, però, smentisce tutto, come dice al Guardian il portavoce Stephane Dujarric sottolineando che “semplicemente non è successo che lo staff abbia ricevuto ordine di non usare queste parole”.
Il portavoce ricorda il recente tweet di Rosmary DiCarlo, sotto segretario generale dell’Onu, che ha parlato di “guerra senza senso”. E evidenzia che il segretario generale, Antonio Guterres, ha usato “un’ampia gamma di parole” di questo tenore per descrivere quello che sta succedendo.
Riguardo poi alla mail citata dall’Irish Times, nella quale si sarebbe vietato l’uso di questi termini, proprio come fa il Cremlino, Dujarric ha detto di non poter escludere che i manager di qualche agenzia dell’Onu possa avere avuto questa iniziativa, ma la cosa non sarebbe mai arrivata alla sua attenzione.