(Adnkronos) – La difesa del cardinale Angelo Becciu, nell’ambito del processo in corso in Vaticano a proposito dello scandalo finanziario legato alla compravendita del Palazzo londinese di Sloane Avenue ribadisce “di non avere ancora ad oggi, dopo sette mesi di dibattimento, copia integrale dei dati contenuti nei dispositivi elettronici sequestrati, contrariamente a quanto affermato oggi dal Promotore di Giustizia, che li avrebbe dovuti mettere a nostra disposizione prima dell’avvio del processo come prescritto dalla legge”.
In particolare, gli avvocati Fabio Viglione e Maria Concetta Marzo, sul punto, rilevano che “quanto affermato dai Promotori in aula si discosta dalla loro precedente impostazione del 31 gennaio, quando, nel rispondere alla nostra eccezione, affermavano fosse sufficiente fornire alle difese solo gli atti di cui l’Accusa intende fare uso processuale. Continuiamo a ribadire la necessità di accedere agli atti nella loro integralità come condizione minima di legalità per praticare un diritto di difesa effettivo, nell’ambito di un giusto processo e non certo per sottrarci alla sua celebrazione”.
“Lo sottolineiamo – precisano ancora – a prescindere dalla assoluta infondatezza delle accuse e dell’innocenza del cardinale , che è e rimane manifestamente estraneo ad ogni ipotesi di reato”.