(Adnkronos) – Si allarga la crisi tra Russia e Ucraina. Dopo la decisione del presidente russo Vladimir Putin di riconoscere l’indipendenza delle regioni separatiste di Donetsk e Lugansk sono arrivate le prime sanzioni da Usa, Gran Bretagna e Ue. Per la Nato si attende un “attacco su larga scala”. Annullato l’incontro tra Blinken e Lavrov previsto per giovedì e, fa sapere la Casa Bianca, non ci potrà essere nessun summit tra Biden e Putin se non ci sarà una de-escalation.
ORE 8.05 – L’invasione dell’Ucraina è stato fin “dall’inizio” il piano perseguito da Vladimir Putin. Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken nel corso di una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, che si è tenuta nella tarda serata di martedì a Washington. Il piano del leader russo, ha detto Blinken, è stato “fin dall’inizio invadere l’Ucraina, controllare l’Ucraina e il suo popolo, distruggere la democrazia ucraina, che è in netto contrasto con l’autocrazia che lui guida e rivendicare l’Ucraina come parte della Russia”. Per il capo della diplomazia di Washington, quella in Ucraina è stata una “crisi fabbricata” ed è la “più grande minaccia alla sicurezza in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale”.
ORE 7.33 – I ministeri degli Esteri di Australia e Nuova Zelanda hanno convocato gli ambasciatori russi nei due Paesi per protestare contro le azioni di Mosca nell’Ucraina orientale. Il premier australiano Scott Morrison, riporta la Bbc, ha riferito che il suo governo non intende ancora espellere l’ambasciatore russo, ma che questa possibilità viene attualmente discussa con i leader di altre nazioni.
ORE 7.25 – Immagini satellitari pubblicate dall’azienda di tecnologia spaziale statunitense Maxar Technologies mostrano quello che viene descritto come un nuovo movimento di truppe e materiali nella Russia occidentale e il movimento di oltre un centinaio di mezzi militari nel sud della Bielorussia, in prossimità del confine con l’Ucraina. Lo riporta il sito della Bbc.
ORE 7.15 – Un incontro tra il presidente Usa Joe Biden e quello russo Vladimir Putin al momento non è in programma. Lo ha riferito nella notte la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, spiegando che gli Usa non “chiuderanno mai completamente la porta alla diplomazia”, ma che è necessario un cambiamento di atteggiamento da parte della Russia. I dettagli di un eventuale incontro tra i due presidenti, ha detto Psaki, avrebbero dovuto essere discussi tra i capi delle due diplomazie, il segretario di Stato Antony Blinken e il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, che avrebbero dovuto incontrarsi giovedì, ma il loro colloquio è stato cancellato. “Il meeting si sarebbe tenuto “solo se la Russia non avesse invaso l’Ucraina”, ha spiegato Blinken, sottolineando che “l’invasione sta iniziando e la Russia ha chiarito il proprio totale rifiuto della diplomazia”.