(Adnkronos) – Boris Johnson elimina misure e restrizioni covid in Gran Bretagna e gli scienziati fanno scattare l’allarme: si rischiano ondate di contagi, eventuali nuove varianti non verrebbero intercettate in tempi brevi. “In qualità di esponenti della comunità scientifica e medica del Regno Unito, scriviamo questa lettera aperta per esprimere la nostra preoccupazione riguardo ai piani del governo per porre fine a test, indagini di sorveglianza e obbligo legale di isolamento per i casi di Covid-19. Chiediamo venga chiarito il parere scientifico su cui poggiano queste decisioni politiche”, si legge nella lettera aperta indirizzata da un gruppo di medici e di esperti di diverse università britanniche (e discipline) ai consiglieri medico-scientifici Chris Whitty e Patrick Vallance, per chiedere chiarimenti sulle scelte attuate nel paese. “Non crediamo che ci sia una solida base scientifica. E’ quasi certo che aumenterà la circolazione del virus e non ci sarà visibilità delle varianti di preoccupazione emergenti”.
I firmatari, che sono professori di atenei come l’University College London e l’University of Oxford, e camici bianchi di realtà sanitarie Gb, citano alcuni passaggi contenuti in documenti del Sage (Scientific Advisory Group for Emergencies). Come per esempio: “L’emergere di nuove varianti e la conseguente ondata di infezioni possono verificarsi molto rapidamente, potenzialmente entro poche settimane”. O ancora chiamano in causa documenti in cui si mette in guardia sull’aumento della trasmissione Covid che potrebbe verificarsi “se l’autoisolamento e i test verranno rimossi”.
“Riteniamo – proseguono gli autori della lettera aperta – che la scienza supporti fortemente l’uso di vaccini combinati con interventi di salute pubblica per rallentare la trasmissione e riprendere il sopravvento sull’evoluzione virale. Una qualche forma di sorveglianza deve essere continuata. La mancanza di test non è solo dannosa per il controllo della diffusione di Sars-CoV-2 e per il rilevamento di nuove varianti, ma mette anche le persone che sviluppano Long Covid in grande svantaggio per il fatto di non poter avere una conferma della loro infezione, parte integrante della diagnosi, del supporto e della cura che hanno bisogno di ricevere”.
“Ogni ceppo di Sars-CoV-2 fino ad oggi è stato sostituito da una nuova variante che è più trasmissibile, più in grado di evasione immunitaria o entrambe le caratteristiche”, avvertono infine gli esperti Uk. “È probabile che questo schema si ripeta e si verificheranno ulteriori reinfezioni, con un continuo carico di malattia” e pressione “sul sistema sanitario”. Da qui l’appello alla trasparenza sul parere scientifico che è stato dato a supporto dell’imminente svolta nelle politiche Covid britanniche.