(Adnkronos) – I cicloni invernali del nord Europa sono spesso distruttivi e in queste ore, purtroppo, la situazione resta di allerta rossa dall’Inghilterra ai Paesi Bassi e fino alla Germania, un quadro meteorologico che in alcune regioni è il peggiore da 30 anni. Anche tutta l’area baltica, spiegano gli esperti de ILMeteo.it, resterà fino a domani sotto lo scacco di questi cicloni extratropicali invernali, profondi e intensi come uragani di categoria 4: la scala Saffir-Simpson per gli uragani va da un minimo di 1 ad un massimo di 5, quindi un ciclone di categoria 4 è un mostro; la differenza di queste tempeste nordeuropee rispetto ad un uragano è il diametro molto più piccolo, altrimenti queste perturbazioni dal nord Europa colpirebbero frequentemente anche l’Italia, in particolare il Nord.
Ma, nonostante l’elevata distanza dalle zone di transito di questi cicloni nord europei, purtroppo non siamo completamente al sicuro: infatti, da lunedì, l’attività del vortice polare potrebbe provocare venti furiosi anche sul nostro paese, deviando la corrente a getto verso il Mediterraneo.
Con l’inizio della prossima settimana potremmo registrare venti forti come quelli di lunedì 7, due settimane esatte dopo. A quasi un mese dall’equinozio di primavera, che per esattezza quest’anno cade il 20 marzo, avremmo venti molto intensi da nord sulla Sardegna, sulle Alpi e gli Appennini, con il Foehn o Favonio che potrebbe colpire nuovamente Torino e Milano.
Per prepararci ad un lunedì molto ventoso in Italia, ricordiamo intanto alcuni numeri eccezionali delle tempeste invernali di questi giorni: la tempesta Eunice ha generato la raffica di vento più forte mai registrata in Inghilterra, 196 km/h sull’Isola di Wight, in Renania, Germania, sono state registrate raffiche di 220 km/h vicino a Francoforte con punte di 200 km/h anche in pianura; violente raffiche anche in Polonia, Austria e Svizzera, Sassonia e Cechia, in Italia da lunedì l’intensità sarà decisamente molto minore, probabilmente la metà.
Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, indica infatti che le raffiche più intense sul nostro Paese potrebbero raggiungere i 100-120 km/h nella giornata di lunedì con una previsione comunque da confermare. Per quanto riguarda le prossime ore invece è confermato un weekend a tratti incerto e spesso nuvoloso: un sabato con piogge perlopiù deboli tra Liguria, bassa Lombardia, Emilia Romagna e basso Veneto, localmente tra Alta Toscana e Marche, una domenica con schiarite al Nord e ancora addensamenti al Centro-Sud, ma senza fenomeni significativi. Il meteo da monitorare è quindi quello di inizio settimana con l’ennesimo passaggio perturbato sull’area danubiana che favorirà in Italia venti furiosi, piogge e calo termico lunedì 21 e martedì 22 febbraio.
NEL DETTAGLIO
Sabato 19. Al nord: cielo coperto, piovaschi sparsi. Al centro: cielo via via più nuvoloso ovunque con pioviggine tra Alta Toscana e nord Marche. Al sud: dapprima poche nubi, entro sera cielo coperto.
Domenica 20. Al nord: nubi basse con locali schiarite. Al centro: nuvoloso con qualche pioviggine isolata. Al sud: nubi e precipitazioni sugli Appennini.
Lunedì 21. Al nord: vento forte ma soleggiato, neve sui rilievi di confine. Al centro: molte nubi, instabile soprattutto sui rilievi con neve oltre i 1000-1200 metri. Al sud: maltempo in arrivo dalla tarda mattinata con rovesci e vento.
Tendenza. Via via più sole e clima mite, ma molto ventoso ed instabile nella giornata di martedì con residui addensamenti al sud e rovesci anche nevosi in alta collina.