(Adnkronos) – “L’Italia manderebbe i Bersaglieri? A fare che? Mi pare impossibile…”. Massimo Cacciari è quasi incredulo quando gli si citano le possibili scelte ‘on the ground’ dell’Italia rispetto alla crisi Ucraina-Russia. D’altronde, la tensione resta alta, il ritiro russo sembra più presunto che reale e la Nato non si fida affatto. Intanto oggi alle 17.30, manifestazione per la pace organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio a piazza Santi Apostoli a cui ha aderito anche il Pd.
“Ma sì, le manifestazioni si possono fare e si sono sempre fatte -dice il filosofo all’Adnkronos- certo non sarà una cosa come contro l’intervento in Iraq nel febbraio 2003. Ma il punto, in questo caso, è prendere atto dello svanire dell’illusione di chi, in Occidente, pensava che la fine dell’Urss volesse dire la fine dell’Impero russo”.
“Gli imperi -aggiunge, incrociando platonismo e geopolitica- sono imperi e sono… imperialisti. Come i cavalli sono cavalli e incarnano la cavallinità… Cosa pensavano, che ci potesse essere la disgregazione totale? Putin non è mica quell’ubriacone di Eltsin, e la Russia non è una democrazia. Può piacerci o no, e a me certo non piace, ma è la dura realtà con cui fare i conti”. (di Cristiano Fantauzzi)