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    Viterbo, il centro esasperato dalle baby gang

    Frustrazione, rabbia, paura: a Viterbo, i residenti sono esasperati dalle baby gang che imperversano nel centro storico. Soprusi, violenze, vandalismo sfrenato: tra bottiglie di vetro contro i muri, urla, risse, furti in casa e d’auto, mastelli in fiamme, droga a cielo aperto, la città vive un inferno.

    Il centro ridotto a terra di conquista per giovanissimi, e residenti e comitati sul piede di guerra con denunce su uno stato di degrado e microcriminalità da sottoporre commissario prefettizio Antonella Scolamiero.

    I portavoce raccontano una realtà in cui Viterbo appare frammentata tra gruppi di comando diversi in base alla zona: in via Cairoli i sudamericani, lo spaccio al Sacrario, quelli del Sert all’Orologio Vecchio e via così. Giovani, giovanissimi che, specie nei weekend, prendono in ostaggio i quartieri. E con due anni restrizioni e pandemia, la situazione è peggiorata e residenti e dei commercianti si sentono come abbandonati. Il rischio di aggressioni notturne, la paura di uscire di casa o di danni alle proprie attività sono altissimi, specie al centro.

    Da qui la richiesta di più controlli, più videocamere di sorveglianza e un piano di prospettiva di sicurezza e rinascita di quella parte di città che riguardi, al contempo, anche un potenziamento dell’offerta turistica, degli uffici pubblici,e una rigenerazione urbana con edifici riqualificati, e strade sicure e non alla mercé di chiunque.